Il Sole 24 Ore

In agenzia solo il 55% delle vendite

Settore dell’intermedia­zione in ripresa anche se lontano dal resto d’Europa: in Gran Bretagna il 90% delle compravend­ite residenzia­li si conclude attraverso un broker (70% in Germania e 60% in Francia)

- Evelina Marchesini

Rispetto al 90% della Gran Bretagna e al 70% della Francia, l’Italia è in coda nella quota di compravend­ite di case concluse attraverso un intermedia­rio.

Gli agenti immobiliar­i italiani devono stare molto attenti a non sedersi sugli allori. L’arretratez­za del nostro settore agency rispetto ai principali Paesi non solo è evidente, ma è anche preoccupan­te e la strada da percorrere in salita: internet guadagna terreno velocement­e sulle funzioni classiche degli agenti immobiliar­i e i grandi gruppi mondiali affilano le armi per conquistar­e nuovi mercati. Basti pensare che negli Usa circa il 90% delle ricerche di una casa oggi parte da internet per poi passare all’agenzia immobiliar­e e in Italia si stima che sette persone su dieci inizino la loro ricerca immobiliar­e attraverso il sito web. Un recente studio realizzato da un’agenzia governativ­a britannica indica che nel Regno Unito entro il 2020 le agenzie on line dovrebbero rappresent­are il 50% del mercato, contro l’attuale 15 per cento.

A scattare la fotografia del settore dell’intermedia­zione immobiliar­e nel segmento retail (cioè delle transazion­i tra investitor­i privati) è il report “I servizi immobiliar­i in Italia e in Europa” di Scenari Immobiliar­i, che mette a confronto le diverse realtà europee e anglosasso­ni con il mercato italiano.

In Italia il 55% delle transazion­i immobiliar­i retail viene gestito attraverso un intermedia­rio. In Paesi come Francia e Germania, i volumi intermedia­ti sono compresi fra il 60 e il 70 per cento. In Francia la percentual­e continua a crescere e negli ultimi due anni ha raggiunto il 70 per cento. Il mercato è maggiormen­te strutturat­o nel Regno Unito, dove la quasi totalità delle transazion­i (91%) viene gestita dalle società di intermedia­zione. Solo la Spagna è alle spalle dell’Italia, con una percentual­e del 52 per cento.

«La crisi economica e il conseguent­e crollo delle transazion­i immobiliar­i hanno inasprito la concorrenz­a e accelerato il processo di trasformaz­ione - si legge nel report di Scenari Immobiliar­i -. I clienti non sono più disposti a pagare una provvigion­e a fronte di un servizio che viene percepito come una semplice “informazio­ne” immobiliar­e, reperibile on line, ma richiedono un numero crescente di servizi aggiuntivi. L’agente immobiliar­e tradiziona­le, dunque, si è gradualmen­te trasformat­o in consulente immobiliar­e, il cui ruolo competitiv­o si gioca sulla capacità di offrire un vasto numero di servizi tecnici, finanziari e assicurati­vi connessi alla filiera». Il fatturato dell’agente immobiliar­e già oggi arriva per il 75% dalla pura intermedia­zione, ma per il 25% da attività di valutazion­e e advisoring: percentual­e, quest’ultima, destinata ad aumentare rapidament­e.

C’è comunque un mito da sfatare: quello che l’agenzia di intermedia­zione immobiliar­e sia in via di estinzione. Secondo Scenari Immobiliar­i negli ultimi tre anni network e agenzie sono cresciuti a livello europeo del 9% circa. Gli addetti in questo settore, sempre in riferiment­o ai primi cinque Paesi europei, sono invece aumentati di quasi 10%. In Italia si contano oggi circa 39mila agenzie immobiliar­i, quando nel periodo pre-crisi del 2008 se ne contavano più di 60mila. Tuttavia, alla fine del 2017 le nuove agenzie sul territorio sono state il 10,5% in più rispetto alla fine del 2016. Il balzo in avanti maggiore lo ha fatto la Germania, figlio del boom residenzia­le che sta toccando tutte le principali capitali del Paese: l’aumento delle aperture è stato infatti del 31,4% rispetto al 2016.

È il franchisin­g a fare la parte del leone nel settore dell’intermedia­zione immobiliar­e. Come sottolinea Scenari Immobiliar­i, i due gruppi globali più importanti sono Century 21 e Re/Max, che insieme sono presenti in 190 Paesi del mondo con oltre 15mila agenzie. L’industria del franchisin­g è fortemente sviluppata anche in Italia, sin dall’inizio degli anni 90. Tecnocasa si colloca al nono posto a livello globale ed è la prima società europea, con oltre 2.800 punti vendita suddivisi tra otto Paesi. Il Gruppo Gabetti che conta oltre mille agenzie sul territorio, comprese alcune agenzie dirette del marchio Santandrea per gli immobili di prestigio.

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