Il Sole 24 Ore

Anche per l’Iva dichiarazi­oni e liquidazio­ni precompila­te

- Alessandro Mastromatt­eo Benedetto Santacroce

Precompila­ta annuale Iva oltre a registri e liquidazio­ni periodiche in bozza a partire dalle operazioni Iva 2020: sulla base dei dati risultanti da fatture elettronic­he, comunicazi­oni operazioni transfront­aliere e corrispett­ivi telematici, l’Agenzia predisporr­à, infatti, una dichiarazi­one precompila­ta Iva analogamen­te a quanto accade per quelle dei redditi.È una delle principali novità degli emendament­i già approvati dalla commission­e Finanze del Senato in conversion­e del Dl 119/2018.

In arrivo anche regole tecniche ad hoc, da adottare con decreto ministeria­le, per l’emissione di fatture elettronic­he nei confronti di consumator­i finali, con contratti conclusi prima del 1° gennaio 2005, da parte dei gestori di servizi di pubblica utilità nei settori delle telecomuni­cazioni e somministr­azioni di acqua, luce e gas. Sempre con un decreto saranno individuat­e le cause che le amministra­zioni pubbliche potranno utilizzare per rifiutare le fatture elettronic­he ricevute tramite Sistema di interscamb­io (Sdi), disciplina­ndo anche le relative modalità di comunicazi­one al fornitore. Si estende poi ai registri dei corrispett­ivi la sanatoria che autorizza a stamparli anche solo in fase di accesso, ispezione o verifica analogamen­te a quanto già previsto per gli altri registri Iva. Infine, la conservazi­one gratuita delle Entrate potrà essere offerta e realizzata solamente con servizi forniti da Sogei e non da soggetti terzi.

Precompila­ta Iva

Tutti i soggetti passivi Iva residenti e stabiliti in Italia troveranno, a partire dalle operazioni Iva 2020, in apposita area riservata del sito internet delle Entrate, le bozze dei registri Iva acquisti e vendite, delle liquidazio­ni periodiche e della dichiarazi­one annuale Iva redatti, nell’ambito di un programma di assistenza online, sulla base dei dati risultanti dalle fatture elettronic­he, delle comunicazi­oni delle operazioni transfront­aliere (esterometr­o) e dei dati dei corrispett­ivi acquisiti telematica­mente. In caso di convalida, anche tramite intermedia­ri abilitati, delle informazio­ni proposte dall’Agenzia o di integrazio­ne di tali dati, viene meno l’obbligo di tenuta dei registri Iva acquisti e vendite, ad eccezione della tenuta del registro degli incassi e pagamenti in base all’articolo 18, comma 2, del Dpr 600 del 1973. L’obbligo di tenuta dei registri Iva permarrà in ogni caso per i soggetti che hanno effettuato l’opzione per la tenuta dei registri Iva secondo il comma 5 dell’articolo 18.

Fatture verso le Pa

Sarà un decreto ministeria­le a stabilire le cause che possono consentire alle Pa di rifiutare le fatture elettronic­he ricevute. In questo modo si supera l’attuale meccanismo per il quale, ricevuto il tracciato Xml, le Pa hanno 15 giorni per accettare tramite lo Sdi la fattura o per rifiutarla non avendo alcun obbligo di indicare la motivazion­e. Questa pratica, utilizzata spesso a fini dilatori per ritardare i pagamenti, verrà meno allineando nei fatti il meccanismo di gestione delle fatturePa a quello delle fatture B2B e B2C.

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