Il Sole 24 Ore

Avvocati a tutto marketing (e poco budget)

Una funzione chiave ormai presente nel 78% degli studi, ma il 50% delle strutture non può contare su risorse dedicate - Tra le attività principali c’è la gestione dei social media da Linkedin a Twitter

- Valeria Uva

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Negli studi legali cresce il peso del marketing interno, al quale sempre più è affidata l’immagine social dello studio, ma la funzione resta molte volte senza un budget dedicato. In tre anni, dal 2015 al 2018, la presenza nelle grandi law firm italiane di uno staff dedicato alla comunicazi­one e al marketing è cresciuta dal 62 al 78%, ma la metà degli addetti lamenta di non poter contare su voci economiche dedicate.

A fotografar­e lo stato dell’arte del marketing interno agli studi legali è la nuova edizione della ricerca di Mopi (Marketing e organizzaz­ione delle profession­i), che sarà pubblicata oggi su Mag Legalcommu­nity e di cui il Sole 24Ore è in grado di anticipare i principali contenuti.

La survey - giunta alla sua seconda edizione (la prima nel 2015) - è stata

Vrealizzat­a intervista­ndo oltre 100 addetti presenti in circa la metà degli studi che compongono la Best 50 di Legalcommu­nity. Rispetto a tre anni fa il marketing legale è cresciuto non solo come diffusione ma anche in termini numerici: nel 2015 questa funzione occupava in media da 1 a 3 persone. Oggi prevalgono i team più ampi.

Per la vicepresid­ente Mopi, Roberta De Matteo, c’è un altro segnale positivo:«Finora il turn over era solo interno a questo stesso mondo, ora si comincia a recrutare anche all’esterno, ad esempio dalle banche o dai grandi advisor, con contributi di competenze nuove».

Ma quali sono le attività principali svolte dal dipartimen­to marketing? Accanto a quelle più tradiziona­li di comunicazi­one interna ed esterna, redazione di brochure e guide legali, oggi naturalmen­te una grande quantità di tempo è assorbita dai social (al secondo posto con il 92% dopo la comunicazi­one generica) . Questi collaborat­ori ricoprono un ruolo strategico perché è a loro che di fatto vengono spesso “consegnate le chiavi” delle pagine Facebook Linkedin e Twitter di studio (anche se con la supervisio­ne tecnica degli avvocati). E con esse l’immagine della firm. Ora poi i team vengono coinvolti anche sulla nuova frontiera dell’intelligen­za artificial­e. Per De Matteo si profila un ruolo nuovo:« Sempre più spesso gli avvocati si appoggiano a noi per fare ricerche e capire cosa c’è di nuovo sul mercato, siamo dei veri e propri esplorator­i».

Ma a questi incarichi strategici spesso non corrispond­e, appunto, un budget assegnato. «Con la conseguenz­a che si attinge da altre voci conclude De Matteo - mentre se le risorse fossero chiare si potrebbe distribuir­le meglio tra i soci». Inoltre il team resta spesso nel back office e interagisc­e poco con il cliente. Infine le retribuzio­ni: alla crescita numerica non hanno fatto seguito aumenti economici: il 60% dei compensi, infatti, resta al di sotto dei 40mila euro.

STAFF SEMPRE PIÙ NUTRITO

UN LAVORO DI BACKOFFICE

L’indagine MopiLegalc­ommunity sul marketing nelle law firm è alla seconda edizione dopo quella del 2015

LE ATTIVITÀ

Cosa fa l’ufficio marketing negli studi legali (possibili risposte multiple). In %

IL TEAM

N. di persone negli uffici mktg. In %

I RUOLI

Figure presenti negli uffici mktg. In %

Comunicazi­one

Gestione social media

Eventi

Aggiorname­nto sito

Brochure/ factsheet

Guide legali

Predisposi­zione presentazi­oni

Content marketing

Ricerche business/ industry

Competitor intelligen­ce

Interviste ai clienti

Partecipaz­ioni a incontri con clienti

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