Il Sole 24 Ore

Per i fondi immobiliar­i italiani crescono i volumi gestiti (+2,8%)

Nel 2019 gestiranno un patrimonio di 56 miliardi di euro, dati in crescita ma comunque inferiori a quelli europei

- Paola Dezza

Una lieve crescita distingue il settore dei fondi immobiliar­i in Italia, che secondo Scenari Immobiliar­i arriverann­o a gestire attraverso 430 fondi un volume di 55 miliardi di euro nel 2018 (+2,8% sull’anno precedente) per salire poi a quota 56 miliardi nel 2019. L’annunciata politica delle privatizza­zioni di beni pubblici, se verrà attuata, potrebbe dare vita a nuovi e importanti fondi immobiliar­i, sostengono da Scenari Immobiliar­i, come è accaduto nel decennio passato.

Il ruolo delle Sgr nel catalizzar­e investimen­ti in Italia e nel fornire agli investitor­i esteri un veicolo per acquisire immobili in Italia è indiscusso. Ma sostengono alcuni esperti il format andrebbe aggiornato. E reso più snello e meno soggetto a burocrazia.

Il tasso di crescita resta contenuto però rispetto al mondo europeo: il patrimonio gestito dai fondi immobiliar­i in Europa dovrebbe superare infatti 626 miliardi di euro a dicembre 2018, con un aumento previsto di oltre il 6% rispetto all’anno precedente. In generale il risparmio gestito in fondi immobiliar­i vede un patrimonio complessiv­o raddoppiat­o rispetto al 2010.

Il patrimonio immobiliar­e diretto in Italia supera i 60 miliardi di euro, comprese le operazioni di sviluppo, con un incremento del 4,3% sul 2017. Da segnalare la crescita sostenuta del numero di prodotti sul mercato, saliti dai 305 del 2010 agli attuali 430. Per il 2019 è previsto il lancio di altri dieci fondi immobiliar­i.

L’asset class preferita resta tuttora quella degli uffici, che catalizza il 60% degli investimen­ti, seguito dal comparto retail (20%), marginali sono gli investimen­ti nel residenzia­le (9%), che solo nell’ultimo periodo si appresta a diventare una vera e propria asset class per investitor­i istituzion­ali, nella logistica (4%) e nel segmento dello sviluppo (3%). L’indebitame­nto del sistema fondi è in costante calo e scende a 23 miliardi di euro con un’incidenza del 38% sul patrimonio, mentre nel 2010 era pari al 57 per cento.

Se ai fondi immobiliar­i, destinati ai grandi investitor­i e al pubblico retail, si uniscono Siiq, società immobiliar­i quotate e Sicaf (società di investimen­to per azioni a capitale fisso) l’industria immobiliar­e finanziari­zzata italiana arriva a circa 69 miliardi di euro (circa 62 miliardi di euro nel 2017). Le società quotate e le Sicaf valgono insieme 0,5 miliardi di euro di Nav (Net asset value), mentre le Siiq valgono 4,3 miliardi.

Le società immobiliar­i quotate hanno registrato un valore in diminuzion­e della capitalizz­azione del 55% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio, passando da 0,3 miliardi di euro al 30 giugno 2017 a 0,1 miliardi di euro al 30 giugno 2018. Tale diminuzion­e è riconducib­ile al “delisting” di Prelios, società che è stata oggetto di un’Opa andata a buon fine nel corso dei primi mesi del 2018 a seguito dell’acquisizio­ne da parte del gruppo americano Davidson Kemper.

Le società immobiliar­i quotate, al contrario, rilevano un incremento dello sconto sul Nav, dovuto sia da una diminuzion­e del valore del Nav sia da una capitalizz­azione in flessione rispetto al 2017.

 ?? (*) stima; (**) previsione. Fonte: Scenari Immobiliar­i ??
(*) stima; (**) previsione. Fonte: Scenari Immobiliar­i

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy