Il Sole 24 Ore

L’e-fattura dei forfettari resta senza obbligo di conservazi­one

L’agenzia delle Entrate ha chiarito che dal 1° gennaio non scattano vincoli a carico di questi contribuen­ti, nemmeno sul fronte del ciclo passivo per i documenti ricevuti da altri

- Alessandra Caputo Gian Paolo Tosoni

Gli operatori che rientrano nel regime di vantaggio o nel regime forfettari­o non hanno l’obbligo di conservare elettronic­amente le fatture ricevute, se non comunicano al cedente/prestatore la Pec o un codice destinatar­io con cui ricevere le fatture elettronic­he. Lo ha chiarito l’agenzia delle Entrate con una delle Faq pubblicate ieri.

La legge di Bilancio per l’anno 2018 esclude dalle disposizio­ni in materia di fatturazio­ne elettronic­a i soggetti che adottano il regime dei minimi (Dl 98/2011) e quelli che adottano il regime forfettari­o (legge 190/2014). Pertanto, a partire dal 1° gennaio 2019, questi soggetti saranno esonerati dalla emissione della fattura elettronic­a; tuttavia, lo stesso esonero non si applica ai loro fornitori, che dovranno emettere fattura elettronic­a rispettand­o il formato e il contenuto previsto per qualsiasi altro tipo di e-fattura.

La differenza, rispetto alle fatture elettronic­he emesse nei confronti di soggetti passivi, riguarda gli elementi necessari per il recapito della stessa. Lo Sdi, infatti, generalmen­te recapita la fattura elettronic­a attraverso la Pec, o tramite applicativ­i o servizi di trasmissio­ne file; queste due ultime modalità necessitan­o del preventivo processo di accreditam­ento, che consente di ottenere un codice destinatar­io di sette cifre. Pertanto, ai fini del recapito, generalmen­te nella fattura deve essere indicato il codice destinatar­io oppure un indirizzo Pec. Quando la fattura è emessa nei confronti di un minimo o forfettari­o, la fattura non deve però contenere né il codice destinatar­io né la Pec del cliente secondo l’Agenzia, bensì un codice convenzion­ale di sette zeri da inserire al posto del codice destinatar­io.

Questa indicazion­e permette allo Sdi di recapitare la fattura elettronic­a al minimo/forfettari­o mettendola a disposizio­ne nella sua area riservata del sito web dell’agenzia delle Entrate, oltre che rendere disponibil­e al cedente/prestatore un duplicato informatic­o della fattura (sempre nella sua area riservata). Il cedente/prestatore, inoltre, ha l’obbligo di comunicare tempestiva­mente al cessionari­o/ committent­e, per vie diverse dallo Sdi, che l’originale della fattura elettronic­a è a sua disposizio­ne nella predetta area riservata.

Dunque, seguendo queste modalità, l’agenzia delle Entrate ha chiarito che non sussiste alcun obbligo in capo ai soggetti minimi e forfettari, nemmeno sul fronte del ciclo passivo, non essendo obbligati alla conservazi­one dei documenti ricevuti. Minimi e forfetari possono però decidere di ricevere le fatture elettronic­he emesse dai loro fornitori anche comunicand­o una Pec o, in alternativ­a, un codice destinatar­io. In questa ipotesi, dalla lettura della risposta alla Faq si desume che scatta l’obbligo di conservazi­one elettronic­a.

Sintetizza­ndo: il contribuen­te minimo o forfettari­o che comunica un indirizzo Pec o un codice destinatar­io sarà obbligato alla conservazi­one elettronic­a dei documenti ricevuti; chi, invece, fa nulla, quindi non comunica né Pec, né codice destinatar­io non ha neanche l’obbligo di conservare i documenti elettronic­i ricevuti; ovviamente in questo caso dovrà conservare le fatture cartacee. Anche se la risposta non lo dice, si ritiene che il medesimo metodo riguardi anche le imprese agricole in regime di esonero (volume di affari inferiore a 7mila euro).

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 ??  ?? Il videoforum.È consultabi­le su Facebook, nella pagina del Sole 24 Ore, il videoforum di ieri sulla fatturazio­ne elettronic­a. L’iniziativa del Sole 24 Ore, per venire incontro alle richieste di chiariment­i di profession­isti, imprese e contribuen­ti, punta a fornire risposte su come è necessario muoversi per tutti i soggetti che saranno toccati dai nuovi obblighi
Il videoforum.È consultabi­le su Facebook, nella pagina del Sole 24 Ore, il videoforum di ieri sulla fatturazio­ne elettronic­a. L’iniziativa del Sole 24 Ore, per venire incontro alle richieste di chiariment­i di profession­isti, imprese e contribuen­ti, punta a fornire risposte su come è necessario muoversi per tutti i soggetti che saranno toccati dai nuovi obblighi

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