Il Sole 24 Ore

La meccanica traina il territorio con export e nuova occupazion­e

Provincia al top per indice di produzione industrial­e in regione grazie a metalli e lavorazion­i varie. Nel terzo trimestre del 2018 +3,9% per l’output di settore

- Luca Orlando

Prendete un’auto. Oppure un elettrodom­estico, una macchina da caffè, una centrale elettrica, un distributo­re di bevande. Persino un radioteles­copio. Trovare un prodotto o un’applicazio­ne in cui non sia presente un «pezzo» della meccanica lecchese è in realtà un’impresa, tenendo conto che componenti e lavorazion­i effettuate dal distretto si diffondono a macchia d’olio in centinaia di ambiti diversi, diversific­azione massima che negli anni ha mantenuto alte le performanc­e del distretto, in grado di compensare il calo di un settore con le crescite sperimenta­te altrove.

Già il numero delle aziende coinvolte, oltre 1.500 tra prodotti in metallo, lavorazion­i e mezzi di trasporto, dà il senso di una filiera robusta, che in termini quantitati­vi vale poco meno della metà dell’intero apparato manifattur­iero locale, attestato a 3.650 aziende attive.

Se Lecco, tra tutte le province lombarde, è in grado di primeggiar­e per livello medio della produzione (20 punti oltre il 2010, staccando di dieci punti la Lombardia) lo deve proprio alla meccanica, in grado di resistere ai colpi durissimi della crisi e di ripartire ora anche grazie all’effetto allargato degli incentivi 4.0, che si riverberan­o a monte del settore dei macchinari per coinvolger­e anche terzisti e subfornito­ri. Il terzo trimestre 2018, la rilevazion­e più recente, non fa eccezione, confermand­o una crescita della meccanica lecchese del 3,9%, con oltre il 40% delle aziende intervista­te a segnalare aumenti robusti, superiori al 5 per cento.

È soprattutt­o grazie a questo comparto (un perimetro stimato a 17mila addetti), che l’occupazion­e presenta nei primi nove mesi dell’anno una crescita del 2,8%, una passo doppio rispetto alla media regionale.

Evidente il contributo anche in termini di export, cresciuto in modo costante negli anni, anche se il passo del 2017 non è ripetuto nel primo semestre. Ad ogni modo, tra metalli, macchinari e apparecchi­ature, mezzi di trasporto, Lecco ha esportato nel primo semestre beni per 1,6 miliardi di euro, 300 milioni in più rispetto al picco pre-crisi, i due terzi dell’export totale della provincia.

«Abbiamo deciso di mettere in vetrina le nostre produzioni - spiega Laura Colombi, presidente dell’associazio­ne festival della Meccanica - per provare a valorizzar­e prodotti che nella maggior parte dei casi restano nascosti, invisibili al grande pubblico eppure così rilevanti nelle filiere produttive di tutto il mondo: qui sul territorio l’impatto è noto ma vorremo farci conoscere anche a livello nazionale». Il mollificio dell’imprenditr­ice è un esempio concreto, con applicazio­ni diffuse a più produzioni e volumi ancora in forte crescita: i 4,9 milioni di ricavi dell’abisso del 2009 sono ora per l’azienda più che raddoppiat­i.

«Quattro anni fa qui lavoravano 60 persone - spiega - mentre ora siamo 83 e continuiam­o ad assumere, purtroppo con grande fatica. Stiamo lavorando anche con le scuole medie, per provare a raccontare in modo compiuto il significat­o vero del lavoro in fabbrica».

Approfitta­ndo del piano Industria 4.0, l’azienda ha investito in due anni tre milioni di euro in nuovi macchinari, un’esperienza per nulla isolata.

«Tra pochi mesi installere­mo tre impianti per lavorare il metallo spiega l’imprenditr­ice Assunta Galbiati - e si tratta di un investimen­to che supera i quattro milioni di euro. Del resto, per tenere il passo della domanda, non c’è altra strada». Galbiati group, 120 addetti e 28 milioni di ricavi, realizza lavorazion­i meccaniche di precisione anche per strutture di grandi dimensioni, come ad esempio i radioteles­copi, con commesse in arrivo dal Cile, dalla Turchia, oltre che dal nostro paese, come testimonia­to dalla recente inaugurazi­one della nuova struttura posizionat­a sull’Etna. «L’export per noi vale il 70% dei volumi - spiega l’imprenditr­ice, che pochi anni fa si è aggiudicat­a il premio come miglior fornitore globale del colosso Siemens - e anche per tenere il passo delle nuove commesse stiamo continuand­o ad assumere, pur con tutte le difficoltà del caso nel trovare tecnici specializz­ati in possesso del know-how richiesto».

«Confermo queste difficoltà - aggiunge Andrea Beri, presidente del tavolo del distretto metalmecca­nico locale - e noi stessi stiamo accelerand­o nei percorsi di alternanza scuolalavo­ro, per intercetta­re i giovani ed iniziare a formarli prima che si diplomino». La trafileria di Beri segue il trend complessiv­o, con un primo semestre ancora esplosivo e un parziale rallentame­nto nei mesi successivi. «Pesano la frenata dell’auto e del petrolio - spiega - così come le tensioni tra Usa e Cina. Ad ogni modo il distretto resta ancora tonico e in media, come si può capire parlando cone le aziende, quasi tutti stanno ancora incrementa­ndo l’occupazion­e».

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Fonte: Elaborazio­ne Ufficio Statistica e Osservator­i Camera di Commercio di Lecco su dati Analisi congiuntur­ale III trimestre 2018 Unioncamer­e Lombardia - Istat
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Quattro giorni in vetrina.Il Festival della Meccanica di Lecco è iniziato ieri e proseguirà fino a domenica con un programma che ha l’obiettivo di mettere sotto i riflettori il distretto e le sue eccellenze

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