Moavero convoca l’ambasciatore dell’Egitto
È ancora tensione diplomatica tra Italia e l’Egitto sul caso Regeni. Dopo l’annuncio del presidente della Camera, Fico, di voler interrompere i rapporti con il Parlamento egiziano, e la dura replica da Il Cairo, ieri il ministro degli Esteri Moavero ha fatto sapere di avere convocato l’ambasciatore dell’Egitto in Italia. Da Buenos Aires, il premier Conte ha detto che si occuperà del caso al rientro dal G20.
Bufera sul caso Regeni. Ieri il ministro degli Esteri Enzo Moavero ha convocato l’ambasciatore egiziano Hisham Badr per sollecitare il rispetto degli impegni e gli ha reso noto che gli esiti della riunione nei giorni scorsi al Cairo tra magistrati italiani ed egiziani hanno determinato «una forte inquietudine in Italia». Molto più duro il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio: se dal Cairo non arriveranno risposte «ne trarremo le conclusioni» e alla domanda se queste coinvolgeranno anche le attività dell’Eni «tutto ne risentirà» ha aggiunto Di Maio. Sul possibile blocco dell’export di armi, il ministro ha ribadito: «Si compromettono tutti i rapporti». La prossima settimana al Cairo ci sarà una fiera sulle armi e la partecipazione dell’Italia diventa in forse anche se, precisa Moavero, le aziende «hanno un loro ambito di autonomia». Nota il premier Giuseppe Conte al G20 in Argentina: «Non ho parlato con la procura di Roma, non appena tornerò ci confronteremo e il governo assumerà le sue decisioni». Dopo la sospensione delle relazioni decisa dal presidente della Camera, Roberto Fico, protesta il parlamento egiziano. In una nota ufficiale sostiene che Fico «ha assunto una posizione unilaterale che va oltre le inchieste, non fa gli interessi dei due paesi né aiuta a giungere alla verità e alla giustizia».