Il gruppo italiano di diagnostica torna tra le 40 blue chip milanesi
Luxottica, con un flottante che dopo l'offerta pubblica di scambio si è ridotto a meno del 10%, uscirà dagli indici di Borsa italiana a partire dal 4 dicembre. Al suo posto nel Ftse Mib entrerà Diasorin. La società - attiva a livello internazionale nel mercato della diagnostica in vitro, nel segmento dell'immunodiagnostica e della diagnostica molecolare - capitalizza 4,3 miliardi di euro. Dai massimi storici toccati lo scorso luglio a 98,2 euro il titolo ha ceduto il 23% azzerando i guadagni messi a segno da inizio anno, complice anche il calo generalizzato del sottoindice Ftse Italia Salute. L’ingresso nel paniere principale al momento non ha alimentato entusiasmo tra gli investitori, dato che ieri il titolo ha chiuso con un calo del 3,22%. Per la società varesina - che tra le ultime novità ha lanciato negli Usa un test per individuare lo streptococco di gruppo B - non si tratta dell’esordio assoluto all’interno del paniere del blue chip. Vi ha già fatto parte fino a Natale 2013, quando è stata sostituita da Yoox.
Nei primi nove mesi del 2018 Diasorin ha registrato un fatturato di 494 milioni, in crescita
Andamento del titolo a Milano del 9,1% a cambi costanti (+5,4% a cambi correnti) rispetto allo stesso periodo del 2017. L’utile netto nello stesso arco temporale si è attestato a 116,8 milioni, segnando un incremento del 22%. All’exploit ha contribuito anche il minor carico fiscale con un tax rate passato al 22,3% dal precedente 32% - dovuto in primo luogo grazie alla riforma fiscale americana e all’ impatto favorevole del Patent Box, il beneficio fiscale introdotto dalla legge di stabilità del 2015 che prevede uno sconto fiscale sui redditi derivanti dall’utilizzo delle proprietà intellettuali.
La liquidità netta alla chiusura del terzo trimestre è pari a 128,8 milioni, in calo di 20,5 milioni rispetto a fine 2017 per effetto dell' acquisto e vendita di azioni proprie a servizio del piano di stock options per 65,5 milioni. Per fine anno il management ha confermato la guidance, attendendosi una crescita dei ricavi di circa il 9% rispetto all' esercizio 2017 e un aumento del 12% dell’ Ebitda (a cambi costanti).