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La pallacanestro italiana guarda al futuro, cercando di diversificare i ricavi dei club, che rimangono ancorati alle sponsorizzazioni che nell’aggregato dei bilanci delle 16 partecipanti al campiona todi Serie A 1( destinate a diventare 18 nella prossimai due terzi dei circa 75 milioni di entrate totali( acui si aggiunge il milione e mezzo di sponsor raccolti da Legabasket). Per le società, il termine“sponsor” può risultare riduttivo, visto l’ impegno profuso da chi, associando il proprio marchio a una squadra, ne è anche proprietario o riferimento. Uno dei motivi per cui non sarebbe corretto indicare come puri ricavi da sponsor i 14 milioni versati da Arm ani all’ Olimpia Milano( bilancio 2017). Certo c’è anche il rovescio della medaglia come nel ca sodi Cantù messa gravemente in crisi dall’ improvviso disimpegno del proprietario-sponsor Dmitry Gerasimenko (in soccorso è arrivato il nuovo title sponsor Acqua S. Bernardo che debutterà nel derby con Milano del 9 dicembre).
Milano, però, rappresenta una realtà più vicina all’ Europa che all’ Italia, dove l’appeal delle società riesce ad attirare solo dirado sponsor internazionali. È il caso della neopromossa Trieste che rientra negli accordi che Allianz ha siglato con altre istituzioni cittadine. Tra naming rights dell'ex PalaRubini (ora Allianz Dome) el a sponsorizzazione del club, i giuliani si sono assicurati 1,5 milioni per cinque anni, a cui si aggiunge quanto messo sul piatto dal ma in sponsor societario, l' agenzia per il lavoro Al ma. A Torino, invece, la Fiatinveste una cifra di circa due milioni, dando anche il proprio nome alla squadra. Situazione identica a quella che ha legato la Virtus Bolognaa Segafredo, col patron Massimo Zanettich equa si due anni fa ha impegnato 1,5 milioni nel tentativo di riportare le V Nere. Per il resto, ci sono re- altà locali con una risonanza nazionale. Reggio Emilia con Grissin Bon (il club emiliano riesce a raccogliere circa due milioni da tutti gli sponsor), così come Openjobm etis con Varese, un connubio che dura dal 2014. «Per Varese la pallacanestro è lo sport principale - afferma l' ad di Openjob me tis, Rosario Rasizzae per un’ azienda nata qui non poteva esserci un miglior connubio. Negli anni il basket però sta acquistando maggiore notorietà a livello nazionale. Noi stessi, pur essendo una realtà nata a Varese, possiamo oggi fare un vanto delle nostre 130 filiali in tutto il territorio italiano. Non è quindi solo un valido investimento sul territorio locale ». Non lo può essere nemmeno per gli investimenti fatti, che nel caso di Openjobm et issi avvicinano ai 500 mila euro a stagione per dare il proprio nome alla squadra. Cifre in linea con la media della Serie A, che si è adoperata in questi mesi proprio per evitare che i club possano trovarsi senza l’appoggio di uno sponsor forte. Tra le proposte avanzate dalla Comtec c’era l’ aumento della f id ejuss ione per l’ iscrizione al torneo da 250 mila a 500 mila euro per chi non riuscisse a siglare accordi per almeno 300mila euro. Un segno di come il peso degli sponsor sia fondamentale. Dal botteghino nel 2017 sono arrivati po come nodi 14 milioni inclusiiplay off. L’impatto dei diritti tv, per quanto aumentato del 30% rispetto alle stagioni precedenti, non può essere paragonabile al calcio. La crescita è dovuta alla cessione dei diritti esteri a Eurosport, che insieme alla Rai trasmette il campionato anche in Italia, per un totale di circa 2,5 milioni annui fino al 2020. Meno del campionato francese peri diritti interni( tre milioni a stagione) e a distanza siderale da Spagna e Turchia. La Liga Acb fino alla stagione 2017/18 incassava otto milioni da Movistar, ma il rinnovo periltri ennio 2018/21 ha a 10 milioni( acui si aggiunge un’ altra decina di milioni dagli altri sponsor). La Bsl turca è davanti: il contratto scaduto nella passata stagione prevedeva 12 milioni da BeIn e Dogus Group, cifra superata dal contratto siglato a luglio con Turk Telekom.