Marghera prima bioraffineria: «Innovazione che fa crescere»
La più antica raffineria di Italia e, insieme, quella più avanti: il primo impianto mai convertito da tradizionale a bioraffineria. Emma Marcegaglia, presidente Eni, ha accolto ieri a Marghera la visita della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati: «Nel mondo c'è ancora un certo livello di crescita, ma ci sono preoccupazioni nell’orizzonte dell’economia globale. In un momento come questo è importante parlare di politica industriale, di investimenti, di ricerca e innovazione».
Serve anche un contesto normativo all’altezza: l' innovazione che si respira a Marghera è figlia anche delle direttive Ue che hanno consentito di investire sul green diesel: «Eni ha messo a punto e brevettato al proprio interno la tecnologia Ecof in ing, che riduce le emissioni e migliora l'efficienza del motore – ha detto l'ad Eni Claudio Descalzi – Oggi ne consentiamo l'utilizzo anche ai competi tor ». Con ricadute sull’ occupazione, a Venezia come a Gela, do velari conversione è incorso :« Negli ultimi quattro anni l'industria energetica ha perso nel mondo 650 mila posti di lavoro; noi siamo riusciti non solo a mantenerli, ma anche ad aumentarli». E le future evoluzioni possono solo accentuare le opportunità di una economia circolare. Oggi l’impianto di Marghera processa oli di frittura e biomasse e il carburante ricavato viene sperimentato sui vaporetti. «Un segno di riscatto e determinazione», ha detto Casellati.