Il Sole 24 Ore

I dirigenti al governo: «Pronti a scontro con tagli su pensioni»

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Pronti allo scontro con il Governo che «mette le mani nelle tasche degli italiani». L’avvertimen­to arriva da Cida, la confederaz­ione dei dirigenti e delle alte profession­alità. Nel mirino l’idea del Governo di defalcare per cinque anni le pensioni di importo medio-alto« con percentual­i elevatissi­me, con un chiaro intento persecutor­io grossolana­mente mascherato da giustifica­zioni egualitari­e». «La risposta delle categorie interessat­e avverte il presidente di Cida Giorgio Ambrogioni commentand­o l’anticipazi­one del Sole 24 Ore di ieri

- sarà durissima: sono già pronti milioni di ricorsi e si userà ogni strumento democratic­o per contrastar­e un provvedime­nto palesement­e incostituz­ionale».

Per il presidente di Cida «la novità che apprendiam­o superale nostre più pessimisti­che previsioni». La stretta sugli assegni elevatisi applicherà sulla ba sedi 5 aliquote partendo da una soglia minima di 90 mila euro lordi l' anno( circa 4.500 euro almese ): dal 10% per gli assegni fino a 130mila l'anno; 14% tra i 130 mila e i 200mila; 16% tra 200mila e 350mila euro; 18% fino a 500mila euro e 20% secco oltre il mezzo milione di euro lordi l’anno. «La nostra risposta - conclude Ambrogioni - non potrà che essere commisurat­a al danno che ci si vuole arrecare. Il tempo dei pensionati-bancomat è finito».

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