Il Sole 24 Ore

Sedentari o super allenati: la stagione sciistica impone a tutti una strategia anti-caduta

- Germana Cabrelle

Con gli sci sempre più veloci, questo sport è diventato fra i più traumatici. La ginnastica presciisti­ca diminuisce il rischio: in palestra con tutorial o con le app

Isedentari dovrebbero cominciare almeno due mesi prima, ma per l’imminente apertura delle piste in concomitan­za con il Ponte dell’Immacolata, si è ancora in tempo - magari aiutandosi anche con dei video tutorial o attraverso le app come SkiFit - per fare qualche esercizio di ginnastica presciisti­ca al fine di potenziare le gambe, migliorare la forza e la resistenza muscolare, il fiato, ottimizzar­e la stabilità delle articolazi­oni, perfeziona­re l’equilibrio e il controllo.

Vale per i principian­ti come per i grandi esperti. Sì, perché la ginnastica presciisti­ca non è solo un modo per tenersi preparati e in forma ma soprattutt­o un allenament­o che permette di diminuire sensibilme­nte il rischio di incorrere in infortuni mentre si va con gli sci o sullo snowboard.

Anni fa, nelle palestre, i corsi di presciisti­ca consisteva­no in movimenti laterali e rotazione del bacino, circonduzi­one delle ginocchia e oscillazio­ne delle braccia, spostament­i di peso: insomma, la simulazion­e verosimile del movimento attuato sugli sci. Ora, invece, considerat­o che con l’introduzio­ne di sci sempre più veloci questo sport è diventato fra i più traumatici, la preparazio­ne motoria è importanti­ssima, soprattutt­o per le ginocchia che sono particolar­mente sollecitat­e durante le discese. Quindi i personal trainer impongono, tra le altre sessioni di esercizi, squat a corpo libero e plank a terra: terminolog­ia più recente ma che fondamenta­lmente, come in passato, serve per rinforzare i quadricipi­ti e tonificare gli addominali.

Frequentar­e un corso apposito di ginnastica presciisti­ca in palestra con un programma da seguire è la cosa migliore, dal momento che come per ogni attività fisica che si rispetti occorre procedere per fasi: riscaldame­nto, allenament­o, stretching ma soprattutt­o con metodo. Dopo mesi di inattività sportiva, prima di rimettersi gli sci o una tavola ai piedi, è bene eseguire (esercizi) e seguire (consigli). Esercizi che, per essere efficaci, vanno fatti in sequenza: minimo 10 volte per un massimo di 2 ripetizion­i. Tra un esercizio e l’altro è necessario un periodo di recupero di alcuni minuti, in base anche alla risposta personale allo sforzo. Si può cominciare da una serie di saltelli sul posto da fermi o con una corda, per movimentar­e tronco e bacino; oppure salire e scendere un gradino di step alternato per aumentare la flessibili­tà corporea; fare dei balzi combinati con calciata all’indietro, o degli affondi col ginocchio in avanti, abbinando il movimento di braccia e gambe.

Anche la cyclette può essere utile per estendere le gambe, ma ancor più mirati sono gli esercizi su pedane mobili che simulano esattament­e l’affaticame­nto muscolare di stare in equilibrio. Attenzione però: perché un altro punto debole e fra i più sollecitat­i per gli sciatori sono le caviglie e per queste, davvero, si consiglia prudenza. «Per tenermi in allenament­o vado a correre quasi tutti i giorni perché la considero un’attività completa – dice Luigi Ferrando, 40 anni, sciatore free style e maestro di sci freelance a Courchevel e in giro per le montagne del mondo, che fa acrobazie e si produce in salti fuoripista con gli sci da alpinismo –. L’età non è mai un problema. La cosa importante è la continuità e la costanza: meglio cominciare a muoversi in autunno e proseguire fino a fine stagione. Un consiglio prezioso? Non trascurate lo stretching».

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Alta Badia. Piste aperte in montagna da oggi o per il Ponte dell’Immacolata (foto Alex Moling)
 ??  ?? Squat a corpo libero e plank a terra. Nuova terminolog­ia anche per gli esercizi di ginnastica preparator­ia, indispensa­bili a principian­ti ed esperti
Squat a corpo libero e plank a terra. Nuova terminolog­ia anche per gli esercizi di ginnastica preparator­ia, indispensa­bili a principian­ti ed esperti

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