L’AMICIZIA IN UNA LISTA DEI DESIDERI
Riusciranno a diventare quasi amici? Lenny è uno scapestrato trentenne, tanti soldi in tasca e assolutamente nulla nella zucca, unico impegno buttare via una notte dopo l’altra tra discoteche, auto di lusso, flirt e pasticche; David, pur avendo solo 15 anni, è affetto da gravissime patologie che rendono la sua vita appesa a un filo. È il padre di Lenny, instancabile medico curante di David, ad avere l’idea di mettere il figlio al servizio del ragazzo. Per “convincerlo” gli sbatte la porta in faccia, dopo un’ennesima bravata notturna, costringendolo così ad accettare il suo diktat. Con quale animo lo si può ben capire: china il capo, ma solo perché convinto che, nel giro di pochi giorni, al genitore passerà. E invece no. Da una parte il mastino non molla la presa, dall’altra tra i due “così diversi che più diversi non si può” nasce un’inaspettata consonanza di sentimenti. Il ragazzo stila una lunga lista di desideri da esaudire prima che morte (purtroppo attesa a breve scadenza) sopravvenga; e l’altro, si sente sempre più impegnato nel mettersi al suo servizio. Si va dall’acquisto di un capo d’abbigliamento (facile!) al bacio di una ragazza (proibitivo…), passando per piccole trasgressioni culinarie et similia. Il film, tratto da una storia vera, sembra uscito da altri tempi. Buoni sentimenti, insopprimibile voglia di vivere, persone che si danno da fare per permettere agli altri di star bene. Insomma, una piccola astronave aliena, senza turpiloquio e senza cadute di gusto. Da notare soprattutto il personaggio della madre di David: stressata ma ferma, spaventata ma decisa a non mollare. Per nessuna ragione al mondo.