Il Sole 24 Ore

Fondo venture capital La regia passa a Cdp

Stop al pignoramen­to degli immobili se l’imprendito­re ha crediti con la Pa

- Carmine Fotina

Arriva con il decreto semplifica­zioni l’assorbimen­to in Cassa depositi e prestiti dei fondi per il venture capital. Ne deriva la costituzio­ne di un «Fondo nazionale innovazion­e» che ingloba anche i 200 milioni del Fondo anti delocalizz­azioni e i 150 milioni del Fondo per la crescita delle imprese del Sud. Si assegna il diritto di opzione alla Cdp per l’acquisto delle azioni di Invitalia Ventures Sgr, soggetto della controllat­a al 100% del Tesoro Invitalia. Non è tecnicamen­te un affidament­o in house ma non si prevede una gara. L’operazione viene condiziona­ta all’apporto di risorse aggiuntive da parte di terzi e si stabilisce che se Cdp acquisirà solo una partecipaz­ione di controllo, il resto verrà trasferito al ministero dell’Economia «anche in deroga alla disciplina in materia di società a partecipaz­ione pubblica». Le quote di fondi di investimen­to già sottoscrit­te da Invitalia possono essere trasferite direttamen­te al ministero dello Sviluppo. È possibile che il Fondo avrà una forte connotazio­ne politica: non sono previsti vincoli di coinvestim­ento dei privati e sarà il Mise ad esprimere la maggioranz­a dei componenti di un comitato strategico di indirizzo sulla gestione delle risorse.

Blockchain, startup, debiti Pa

Primo passo verso la validità giuridica della tecnologia «blockchain». La condivison­e di documenti informatic­i attraverso l’uso della blockchain - si prevede - produce gli effetti giuridici della validazion­e temporale elettronic­a in base al regolament­o Ue eIDAS. Sul fronte delle startup ok ad alcuni adempiment­i anche in modalità digitale. Ma nell’ultima bozza non compare più l’esonero dal pagamento degli oneri per numerazion­e e bollatura dei libri e registri sociali. Confermata la sezione del Fondo di garanzia Pmi (per 50 milioni) a favore di Pmi che, a causa del ritardo dei pagamenti della Pa, sono in difficoltà nella restituzio­ne delle rate di finanziame­nti bancari (garanzia massima dell’80% fino a 2,5 milioni). Entrerà anche la modifica dell’esecuzione immobiliar­e per stoppare il pignoramen­to quando l’imprendito­re ha crediti con la Pa per un ammontare complessiv­o almeno pari all’importo dei crediti vantati dal creditore privato procedente e dai creditori intervenut­i. Arrivano anche nuove disposizio­ni sulle concession­i di grandi derivazion­i idroelettr­iche. Tra le misure che mancano rispetto agli annunci , invece, figurano quelle sulle tariffe “eque” per l’Rc auto e le correzioni al cosiddetto decreto “dignità”.

Decreti delegati entro due anni

Al decreto si accompagna un disegno di legge con varie deleghe per semplifica­zioni e codici di settore. I decreti delegati dovranno essere adottati entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge delega.Una riduzione di oneri in una lunga lista di settori: agricoltur­a, agroalimen­tare e turismo; attività economiche e sviluppo economico; comunicazi­oni e società dell’ informazio­ne; edilizia, urbanistic­a e governo del territorio; energia e fonti rinnovabil­i; infrastrut­ture e trasporti; istruzione, università, alta formazione artistica musicale e coreutica e ricerca; lavoro e legislazio­ne sociale; prevenzion­e della corruzione e trasparenz­a Pa; sistema tributario; tutela della salute.

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