Eolo, libero l’ad Spada Revocati i domiciliari
Luca Spada, l’amministratore delegato di Eolo, società di servizi internet con sede a Busto Arsizio, in provincia di Varese, è stato scarcerato per decisione del gip Piera Bossi. Martedì 27 novembre l’imprenditore era stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della procura di Busto Arsizio su presunti illeciti commessi dalla società nello sfruttare frequenze non ancora assegnate dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise). Secondo il gip, che nei giorni scorsi ha incontrato Spada per l’interrogatorio di garanzia, non sussistono più le esigenze di custodia. L’indagine invece procede e restano in piedi i capi di accusa già contestati. Insieme a Luca Spada sono indagati altri cinque manager e la società stessa. Secondo la ricostruzione delle fiamme gialle che ha dato vita all’indagine della Procura di Busto Arsizio la società avrebbe fornito illegittimamente al pubblico servizi di connessione «internet veloce» occupando frequenze non ancora assegnate dal Mise e guadagnando da questa attività, illecitamente, 3,5 milioni di euro. I fondi sono stati sequestrati dalla Finanza direttamente dai conti bancari della società. Eolo respinge ogni accusa: «Si tratta - spiega la società in una nota - di una vicenda già chiarita due anni fa».