Il Sole 24 Ore

Ex centrale Enel diventa hub per le Pmi

Oggi la presentazi­one del progetto, il programma Futur-e fa scuola in Usa

- Laura Serafini

Il progetto per la riconversi­one delle centrali Enel Futur-e approda nel Sulcis Iglesiente. E nonostante la localizzaz­ione, ovvero la Sardegna e il suo splendido mare, probabilme­nte per la prima volta nell’ambito dei vari bandi lanciati per varie centrali in l’Italia la riqualific­azione non passerà per un nuovo polo turistico ricettivo, ma per un’area di servizi a supporto dell’attività industrial­e, in particolar­e logistica e attività di ricerca. Il bando di gara per il progetto di riqualific­azione dell’area della centrale Grazia Deledda di Portoscuso verrà presentato oggi dal management di Enel produzione nella sede locale di Confindust­ria, ma sono previste ulteriori tappe presso realtà associativ­e e imprendito­riali dell’area al fine di coinvolger­e potenziali investitor­i.

La centrale, uscita dall’esercizio elettrico e inserita nel progetto Futur-e nel 2015, si trova in prossimità di un’area di oltre 700 ettari a forte vocazione industrial­e nella provincia di Carbonia Iglesias: nella zona vengono prodotti, in particolar­e, zinco, piombo primario, acido solforico e alluminio. Un polo produttivo che, in ogni caso, è incastonat­o in una delle zone più suggestive della Sardegna: il mare sul quale si affaccia l’insediamen­to industrial­e non è lontano dai faraglioni di Nebida, dalle isole di Sant’Antioco e Carloforte, o dalle dune di Portopino.

Enel produzione ha avviato, come del resto già avvenuto con la centrale di Campomarin­o in Molise, una consultazi­one preliminar­e con gli stakeholde­rs della zona per valutare l’interesse del territorio verso la destinazio­ne d’uso dell’area della centrale. Ne è emerso che sarebbe molto apprezzata la possibilit­à di valorizzar­e la vocazione industrial­e dell’area con la realizzazi­one di un polo per la logistica (stoccaggio e trasporto merci) includendo anche anche iniziative di ricerca. Un ambito di sviluppo potrebbe essere legato alle attività di aeronautic­a e aerospazia­le (con una particolar­e attenzione al settore dei droni) che stanno prendendo piede nel cagliarita­no anche con la costituzio­ne del distretto aerospazia­le della Sardegna (Dass). Il bando non mette in ogni caso paletti rispetto alla destinazio­ne d’uso che i partecipan­ti alla selezione vorranno proporre nei loro progetti; rispecchia sempliceme­nte le esigenze espresse dal territorio. Il percorso prevede, in questa prima fase che si protrarrà fino al 18 gennaio 2019, la presentazi­one di manifestaz­ioni di interesse: chiunque vorrà candidarsi per l’acquisizio­ne dell’area e la sua riqualific­azione potrà farlo attraverso la pagina https://corporate.enel.it/it/futur-e. La seconda fase prevede la presentazi­one di proposte progettual­i comprensiv­e di offerte vincolanti per l’acquisto del sito; questa si svolgerà nella prima parte del 2019. L’area della centrale occupa 138 mila metri quadrati, di cui 18 mila coperti. L’impianto, un tempo alimentato da olio combustibi­le, è costituito da due sezione da 160 megawatt ciascuna. Nel frattempo il progetto Futur-e comincia fare scuola all’estero. Il New York institute of technology ha inserito il progetto in un corso di laurea, per l’anno accademico 2018/2019, dedicato alle riqualific­azione di aree industrial­i. Futur-e viene considerat­o un caso unico a livello globale per l’applicazio­ne su larga scala di riqualific­azione di aree industrial­i in un’ottica di economia circolare e di varie forme di sostenibil­ità.

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Centrale energetica­Una veduta del polo elettrico Enel di Portoscuso in Sardegna

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