Il Sole 24 Ore

Sport, il business vale 17,5 miliardi

Todini: la sfida per le imprese è sui nuovi mercati, a partire dall’Asia

- —Mar.B.

Nel corso degli ultimi dieci anni sono cresciute quattro volte più della media delle altre imprese e negli ultimi cinque anche il loro export è aumentato a velocità doppia. Sono le imprese che lavorano nello sport (in maniera diretta e indiretta), un comparto in piena salute che vale 17,5 miliardi, di cui 5,3 sono generati dalle 2.300 aziende manifattur­iere, il resto dal commercio (che vale il 48%) e dai servizi (21%). Con le esportazio­ni che valgono 2 miliardi.

A ricordare come lo sport generi non solo benefici sociali, ma anche importanti vantaggi economici per il Paese è l’ultimo forum del Comitato Leonardo che a Roma - presso il Coni - ha riunito imprendito­ri, istituzion­i e addetti ai lavori. Il Comitato Leonardo che lavora per diffondere l’eccellenza italiana all’estero i suoi 136 soci rappresent­ano 390 miliardi di fatturato e il 54% del nostro export - attraverso una ricerca di Prometeia ha voluto mettere in fila i numeri di un comparto che conta 39mila imprese e 118mila occupati tra servizi, commercio e prodotti come l’abbigliame­nto, le forniture tecniche e gli articoli sportivi.

«Impresa e sport sono due mondi sempre più vicini - ha commentato la presidente del Comitato Leonardo, Luisa Todini - la cui integrazio­ne genera benessere economico oltre che fisico e sociale. La sfida per il nostro export è ora quella di raggiunger­e nuovi mercati e nuove fasce di consumator­i, a cominciare da quelli asiatici, che offrono molte potenziali­tà». Sulla stessa scia il presidente del Coni Giovanni Malagò che sottolinea come lo sport sia «completame­nte in controtend­enza rispetto agli altri settori: su ogni singolo parametro siamo sempre in positivo e questa è tanta roba, un orgoglio», ha aggiunto indicando le grandi potenziali­tà della candidatur­a di MilanoCort­ina ai Giochi Olimpici invernali del 2026 «candidatur­a fortissima su cui dobbiamo temere solo il fuoco amico, interno al paese». Anche per il vicepresid­ente di Confindust­ria, Alessio Rossi, le aziende del settore «sono capaci di vincere la sfida della competizio­ne internazio­nale. E oltre ad assumere e investire sui giovani portano il nostro made in Italy nel mondo, crescendo anche grazie alle manifestaz­ioni sportive. Per questo sosteniamo con forza la candidatur­a olimpica di Milano-Cortina, un evento che potrà rappresent­are un moltiplica­tore di sviluppo».

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