Il Sole 24 Ore

Cablati 138 comuni, senza clienti connessi

- —A.Ol.

La fibra c’è, ma non si accende. Da un recente incontro Mise-Infratel per fare il punto sulla banda ultralarga è emerso che in 138 Comuni la rete Infratel è stata completata, ma nessun operatore di tlc ha allacciato i clienti. Si tratta di interventi realizzati negli anni scorsi con contributo diretto per portare la connession­e veloce nelle aree a fallimento di mercato del Sud-Italia, bandi che erano stati vinti da Telecom e che prevedevan­o la copertura con la formula dell’Fttc (fiber to the cabinet), cioè fibra fino all’armadietto sul marciapied­e. Non riguarda cioè i lavori affidati a Open Fiber per portare l’Ftth (Fiber to the home), cioè la fibra ottica fino alle abitazioni nelle aree bianche. Per il presidente Infratel Maurizio Decina, è positivo che il Mise si sia rivolto ad Asstel per «sensibiliz­zare gli operatori a muoversi per cercare di attivare il servizio».

Per quanto riguarda invece i due nuovi bandi Infratel vinti da Open Fiber, Decina ha segnalato che a fine 2020 si arriverà ad aprire cantieri in quasi 6mila comuni, ma non si arriverà ai 6.800 comuni ipotizzati inizialmen­te perchè - spiega - «ci siamo accorti che circa 940 comuni non andavano inseriti nelle aree bianche». Lì gli interventi pubblici sono vietati.

Intanto il modello Open Fiber incassa il riconoscim­ento del nuovo codice delle comunicazi­oni elettronic­he, che assegna agli operatori wholesale only un trattament­o regolatori­o di favore: licenziato ieri da Bruxelles in via definitiva, il codice entrerà in vigore il 20 dicembre. Come si vede però, il problema resta quello di incrociare la domanda che latita - con l’offerta, che si sta sviluppand­o.

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