Blackstone alla svolta: compra il 35% di Kryalos
Un deal finanziario per puntare sul real estate italiano nel lungo periodo
Un investimento finanziario certifica l’interesse del colosso americano Blackstone per il mercato immobiliare italiano a lungo termine.
Il gruppo Usa entra con una quota del 35% nel capitale di Kryalos Investments, holding di Kryalos Sgr, dopo aver acquisito negli anni in Italia immobili per un valore di circa due miliardi di euro. Un investimento diretto, esclusivamente finanziario, tanto che il team di Blackstone non avrà un posto in consiglio, nel collegio sindacale o nel management. Non cambiano pertanto le cariche in Kryalos a seguito dell’operazione, dove Andrea Amadesi continuerà a ricoprire il ruolo di presidente del cda e Paolo Bottelli quella di amministratore delegato.
Per Kryalos l’operazione, in attesa dell’ok da parte di Banca d’Italia, punta all’espansione e all’istituzionalizzazione della società nata cinque anni fa con l’acquisto da parte di Paolo Bottelli dell’allora Henderson Sgr. Per Blackstone significa rafforzare una strategia di investimento focalizzata sul nostro mercato, dove il colosso Usa ha investito negli anni comperando uffici a Milano, come l’ex Palazzo delle Poste in Piazza Cordusio e in via Santa Margherita – in quest’ultimo edificio a breve dovrebbero arrivare come affittuari Goldman Sachs e Huawei -, alcuni outlet che oggi compongono il portafoglio denominato Land of fashion al momento in vendita, asset logistici e di recente immobili a Roma. A settembre Blackstone, attraverso il fondo Thesaurus di Kryalos, ha comperato infatti Palazzo Sturzo a Roma, laddove dal 1958 al 1992 c’è stata una importante sede della Democrazia Cristiana e poi del Partito Popolare. La scelta di investire anche a Roma, dopo avere scommesso su Milano anni fa quando l’Italia era uscita dai radar dei grandi investitori internazionali, significa voler puntare su asset core, ma anche su value added e forse in futuro sullo sviluppo immobiliare.
Da quando è nata, Kryalos è cresciuta fino ad avere oggi cinque miliardi di euro di masse in gestione attraverso 34 fondi immobiliari, sottoscritti principalmente da Blackstone ma anche da altri gruppi come York e Kingstreet. Nel 2018 il controvalore delle operazioni di compravendita è pari a circa 1,2 miliardi di euro, deal conclusi per conto di dieci differenti investitori.
L’operazione è ancora più significativa oggi che Blackstone ha un contenzioso in essere proprio per la prima operazione conclusa in Italia, nel 2013. L’operazione è quella relativa all’acquisto della sede del Corriere della Sera in via Solferino - tre edifici nel quadrilatero Solferino-San Marco, quartiere milanese di Brera - che Blackstone ha acquistato per 120 milioni di euro. Complesso che la scorsa estate stava vendendo ai tedeschi di Allianz per il doppio di quanto pagato. Ma la trattativa è stata fermata dalla mossa di Urbano Cairo, nuovo proprietario del Corriere, che ha chiesto al Tribunale di Milano, il 9 novembre, un arbitrato per accertare la nullità del contratto del 2013. Blackstone ha citato Rcs al Tribunale di New York. Una battaglia ancora tutta da combattere.