Il Sole 24 Ore

Interpello con soglia ridotta a 20 milioni

- —Antonio Tomassini

L’interpello sui nuovi investimen­ti, a partire dalle richieste presentate dal 1° gennaio 2019, potrà essere presentato per investimen­ti superiori alla soglia minima di 20 milioni di euro. Viene quindi abbassata l’originaria soglia di 30 milioni prevista per questo istituto trasversal­e e onnicompre­nsivo, simbolo della mini-riforma fiscale varata nel 2015 per tendere alla certezza del diritto. A prevederlo è la modifica introdotta al Senato nel Dl fiscale, che ora è all’esame della Camera.

Questo strumento consente di interpella­re preventiva­mente l’amministra­zione finanziari­a per ricevere un parere in merito ai profili fiscali del piano di investimen­to che si intende porre in essere - pari almeno, dal 1° gennaio 2019, a 20 milioni di euro - e delle relative operazioni straordina­rie connesse, come cessioni di aziende, conferimen­ti, fusioni e scissioni. La risposta positiva può essere peraltro la chiave di accesso al regime di cooperativ­e compliance, a prescinder­e dalle soglie di fatturato da essa previste. La stessa circolare della Guardia di finanza 1/2018 puntualizz­a la rilevanza dell’istituto e la sua capacità “protettiva” rispetto all’attività di controllo. In termini generali i chiariment­i più rilevanti in materia sono stati forniti dalla circolare 25/E/2016.

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