Commercialisti: procedure di allerta con avvio graduale
Per i commercialisti le procedure di allerta per prevenire le crisi d’impresa possono essere un utile strumento, sono però necessarie alcune correzione per scongiurare effetti distorsivi. È quanto hanno detto ieri durante l’audizione presso la Commissione giustizia alla Camera sullo schema di Dlgs sulla crisi d’impresa.
In particolare i commercialisti consigliano fortemente un avvio graduale del sistema di allerta, sia per evitare un sovraccarico di attività sui professionisti che hanno le competenze necessarie a fare questo tipo di valutazioni (stimati tra i 5mila e i 10mila in base ai requisiti attualmente richiesti), sia per consentire il diffondersi di una cultura dell’allerta che attualmente è assente (si veda «Il Sole 24 Ore» di ieri) . Un passaggio necessario, secondo i commercialisti per favorire il formarsi di casi ed esperienze e ridurre i rischi di “falsi positivi” che rischiano di avere ripercussioni importanti sulle aziende classificate erroneamente “in crisi”. La proposta del Cndcec è di differire di altri 18 mesi, rispetto ai 18 della vacatio legis attualmente prevista, l’entrata in vigore della disciplina delle segnalazioni all’Ocri per le imprese il cui fatturato «non eccede i 5 milioni e conseguentemente di differire l’obbligo di istituzione del collegio sindacale di 12 mesi dalla pubblicazione del decreto».