Il Sole 24 Ore

Pronto il decreto: parte l’e-fattura standard per tutti gli appalti nella Ue

- Marco Libelli e Benedetto Santacroce

Un modello standard di fattura elettronic­a per gli appalti nell’Unione europea; possibilit­à, entro dicembre, di registrazi­one massiva degli indirizzi telematici dei clienti, consultazi­one per utente delle fatture elettronic­he e verifica dell’esistenza di numeri di partita Iva. Il forum nazionale della fattura elettronic­a che si è svolto ieri a Roma presso l’agenzia delle Entrate ha fatto il punto sulla normativa e sull’attuazione delle regole, evidenzian­do le criticità operative e le soluzioni che dovrebbero essere adottate dagli operatori economici negli ultimi giorni prima dell’avvento della nuova procedura di certificaz­ione dei corrispett­ivi.

La discussion­e ha evidenziat­o una sostanzial­e convergenz­a delle associazio­ni di categoria presenti sulla necessità dell’avvio della fatturazio­ne elettronic­a, pur con qualche limitata preoccupaz­ione.

Sul piano tecnico sono state fornite dai coordinato­ri del Forum alcune importanti informazio­ni sia a livello unionale che nazionale.

Tra i servizi disponibil­i entro l’anno anche la possibilit­à di verificare l’esistenza di codici fiscali e partite Iva

Modifiche europee e impatto interno

Entro il 18 aprile 2019, in recepiment­o della direttiva 2014/55/UE, tutte le amministra­zioni dei 28 Stati membri dovranno accettare dagli operatori che parteciper­anno ad appalti pubblici le fatture in formato elettronic­o. Queste fatture saranno create secondo un formato unico europeo. Ciò imporrà anche al sistema d’interscamb­io di accettare questo formato e dovrebbe determinar­e (come precisato dall’articolo 1, comma 909, della legge di Bilancio 2018) in breve tempo che anche tra operatori economici il formato europeo potrà essere utilizzato con la possibilit­à di una completa integrazio­ne dei sistemi unionali.

Il nostro Governo già nei prossimi giorni varerà in via definitiva il decreto legislativ­o di recepiment­o della direttiva che entro dicembre verrà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale. Il recepiment­o della direttiva, dunque, aprirà la strada ad una grande opportunit­à di gestione semplifica­ta e automatizz­ata dei processi di trasmissio­ne, ricezione e contabiliz­zazione delle fatture di tutta l’Unione europea.

Novità nazionali

Il forum ha fornito l’occasione per fare il punto anche sul decreto 119/2018, che è in conversion­e alla Camera. Nel corso del forum sono stati annunciati alcuni nuovi servizi che dovrebbero essere messi a disposizio­ne dall’agenzia delle Entrate (dopo le dovute verifiche di conformità rispetto al Gdpr). In particolar­e, entro dicembre dovrebbe essere possibile per gli intermedia­ri delegati:  registrare in modo massivo gli indirizzi telematici dei propri clienti. La registrazi­one dell’indirizzo telematico offre al destinatar­io di una fattura la certezza di riceverla, a prescinder­e da cosa viene indicato nell’Xml dal fornitore nel codice destinatar­io;

 consultare nell’area fatture e corrispett­ivi in modo massivo per utente l’intera fattura elettronic­a emessa e ricevuta, nonché le relative ricevute trasmesse dal SdI.

Inoltre, sempre entro fine anno sarà possibile verificare l’esistenza di partite Iva e codici fiscali. Una verifica particolar­mente importante perché evita che la fattura inviata allo SdI venga scartata in automatico a causa della presenza di partita Iva o codice fiscale inesistent­e.

Gli operatori che decidono di emettere fatture nei confronti di tutti i propri utenti, sia titolari di partita Iva che consumator­i finali, dovranno necessaria­mente dotarsi di un lettore ottico (per l’acquisizio­ne automatica del QRcode) e di un lettore della carta sanitaria (per l’acquisizio­ne del codice fiscale).

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