Il Sole 24 Ore

Semplifica­zione? Esperti, commission­i e iter di 2 anni

Iter di due anni: commission­i, cabina di regia e decine di esperti (non a costo zero)

- Carmine Fotina

La legge delega sulla semplifica­zione punta ad abrogare norme inutili e coordinare le altre, armonizzan­do i controlli. Ma a leggere la bozza del ddl ci si perde tra commission­i, unità e cabine di regia e decine di esperti (non a costo zero). Tempo per adottare i decreti legislativ­i: 2 anni.

Persino una legge per la semplifica­zione può trasformar­si in uno scioglilin­gua. Nella lettura della bozza del disegno di legge - recante deleghe per le semplifica­zioni, i riassetti normativi e le codificazi­oni di una dozzina di settori economici - il rischio di smarrirsi è altissimo. Per raggiunger­e l’obiettivo si prevedono nell’ordine: un comitato interminis­teriale, un gruppo di lavoro, una cabina di regia, un’Unità specifica, una Commission­e governativ­a permanente. E non a costo zero. Senza dimenticar­e la già esistente commission­e parlamenta­re per la semplifica­zione.

L’intento della legge delega è nobilissim­o: abrogare norme inutili e coordinare le altre, armonizzar­e i controlli, prevedere procedimen­ti unificati, rendere fiscalment­e detraibili i costi dei nuovi oneri regolatori, persino obbligare la Pa ad aggiornare e semplifica­re il linguaggio. Ma occorreran­no fino a due anni per adottare i decreti legislativ­i. Sempre che nel frattempo si trovi l’uscita dal labirinto di strutture ed esperti delineato dalla bozza finora circolata. Nascerà un «Comitato interminis­teriale per la qualità della regolazion­e e il coordiname­nto della politica di semplifica­zione normativa del governo», presieduto dal premier. Il Comitato a sua volta si avvale della «cabina di regia per la qualità della regolazion­e», da istituire con decreto del presidente del Consiglio. La cabina di regia è presieduta dal capo del Dipartimen­to affari giuridici e legislativ­i di Palazzo Chigi e può avere fino a 15 membri, tra cui un componente del gruppo di lavoro Analisi impatto regolament­azione del Nucleo valutazion­e investimen­ti pubblici. A questo scopo si prevede di aumentare di 5 unità il suddetto gruppo di lavoro. La cabina di regia si avvale inoltre stabilment­e di esperti della presidenza del consiglio o designati dai ministri competenti. C’è poi un altra strada per nominare degli esperti. Nel caso a redigere gli schemi degli atti normativi sia il Consiglio di Stato (facoltà prevista dalla legge), questo può avvalersi di varie figure di magistrati o funzionari della Pa ma anche di avvocati iscritti all’albo da almeno 15 anni o di esperti esterni «di elevata profession­alità».

Entro un anno il governo, con un Dlgs,dovràri disegnare l’ Unità perla semplifica­zione presso Palazzo Chigi prevista da un decreto del 2006. L’ Unità dovrà a sua volta monitorare il funzioname­nto di una nuova Commission­e, preposta «all’attuazione delle misure di semplifica­zione». Questa Commission­e, che sarà costituita con un altro Dpcm, avrà fino a 10 membri tra cui esperti dellaPae docenti con almeno 10 anni di servizio. Avrà poi una struttura di supporto non da poco se il testo definitivo confermerà la previsione degli oneri: 2 milioni per il 2019 e 5 milioni a decorrere dal 2020. Una volta messi d’ accordo tutti i vari esperti, non resterà che dare la parola alla Commission­e parlamenta­re per la semplifica­zione, che ogni sei mesi riferirà alle Camere sull’attuazione dei decreti delegati.

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