PERCHÉ I MEDICI PREFERISCONO LAVORARE ALL’ESTERO
Egregio Direttore, qualche giorno fa sono stato intervistato dalla trasmissione radiofonica italiana “Uno, nessuno, 100Milan” di Radio 24, in quanto titolare del Blog “Sagen Sie 33”, in merito alla Germania come meta lavorativa e di vita da parte di tanti giovani medici italiani. Purtroppo l'intervento è durato pochi minuti e non ho potuto esprimere pienamente il mio pensiero per mancanza di tempo. L'argomento però è troppo importante e quindi vorrei esternarlo spiegando la ragione della mia e nostra scelta di vita. Ecco il perché di questa mia lettera.
La ragione primaria della fuga dei medici all'estero è dovuta al fatto che ogni anno nelle università italiane si laureano circa 10.000 medici, con una preparazione teorica medio alta rispetto agli standard europei.
Medico specializzando in Germania
Solo 6000 però trovano posto nellescuoledispecializzazione. E quindi i 4.000 medici rimanenti,sommatiaglialtricolleghi che non sono entrati negli anni precedenti,sonodestinatia“segnareilpasso.”
SecondounrecentestudiofarelaureareunmedicocostaalloStatoItalianofrai150ei180.000euro,dopodiché fra i 4000 che rimangono nel limbo dellaGuardiaMedicaedellesostituzioni(poichésenzauntitolospecialistico nonsipuòpartecipareaiconcorsipubblici)moltiscelgonodiemigrareverso altri Paesi dove c'è carenza di figure mediche.Quindiprimasifannolaureareaicostidicuisopraepoilisi“regalano”.All'estero,inverità,lasituazioneè miglioresiadalpuntodivistaformativo che economico e di welfare, ma ci sono anche tante ombre: medici e infermieri che si licenziano a causa del numero di ore di lavoro insostenibili, episodi di mobbing e di tagli al personaleeperfinoilfallimentodiinterecatenedicliniche.NonvasottaciutoilfattocheunmedicoitalianoinGermania devesubirelaconcorrenzadeimedici sirianiinquantolestruttureospedaliere, preferendo questi ultimi, possono usufruire di notevoli sgravi fiscali.
Per evitare che un giovane medico sia costretto ad abbandonare l’Italia bisogna che la classe politica prima di tuttostabilizzigliattualiprecaristorici coniltantodesideratosbloccodeiturn over, “trovando” i fondi necessari per come è stato fatto per il “reddito di cittadinanza”. Naturalmente sono d'accordochesianecessariodaresostegno alle classi sociali più deboli (aumento delle pensioni minime, reddito di inclusione o reddito di cittadinanza). Questosipuòfareperòsenza“regalare” i nostri laureati ai paesi stranieri.
C’è per esempio l'Ospedale di Sciacca (AG), mia città natale (un tempo Azienda), che da sempre è stato punto di riferimento della popolazione di una ventina di comuni viciniori anche perché è stato sempre una struttura di buon livello. Oggi versa peròinunasituazionediperenneprecariato dopo che tanti medici e paramedici sono andati in pensione e mai sostituiti. Con conseguente chiusura di reparti. Si dovrebbe pensare quindi all'aumento dei posti per le scuole di specializzazione mediche per non far scappare all'estero migliaia di giovani colleghiabilitatimasenzaspecializzazione rimasti fuori dai concorsi. Per chiudere possiamo dire che questo stuolo di medici (come tanti altri laureati) costretto a scappare via dall'Italia si aspetta molto dall'attuale governo che si definisce “del popolo” e “del cambiamento”. Speriamo bene!
Medico Specializzando in Germania