Il Sole 24 Ore

SORPRESA: ANCHE LE PMI PRIME NELL’EXPORT

- Di Marco Fortis

Il dibattito economico in Italia spesso procede per contrari, per scontri accesi tra visioni opposte. E così frequentem­ente produce polemiche, ma non apporta reali elementi di conoscenza di cui si avrebbe invece un gran bisogno.

Un tipico esempio è la discussion­e senza fine sulla dimensione delle nostre imprese: un tempo “piccolo” era considerat­o bello, mentre oggi “piccolo” è ritenuto brutto, superato, non competitiv­o. Siamo cioè passati da un opposto all’altro.

In realtà, se si escludono le molte microimpre­se di cui è popolata l’Italia, le piccole e medie aziende restano un pilastro del nostro sistema produttivo che gli altri Paesi ci invidiano. E sono la base da cui partire per accrescere la dimensione media e la competitiv­ità dei nostri operatori all’export. I nuovi dati dell’Ocse e di Eurostat sull’export dei vari Paesi per caratteris­tiche di impresa lo dimostrano chiarament­e.

Le statistich­e dell’Ocse sono meno aggiornate di quelle di Eurostat e si riferiscon­o al 2015. Ma ci permettono di considerar­e anche gli Stati Uniti, il Canada e il Messico, per cui comincerem­o da esse. Anche escludendo le micro-realtà con meno di 10 addetti, l’Italia è l’economia con il maggior numero di piccole imprese manifattur­iere esportatri­ci (da 10 a 49 addetti). Il nostro Paese ne conta 33.840, gli Stati Uniti 24.474, la Germania 23.540. Più distaccate Spagna (13.470) e Polonia (10.953). L’Italia è anche il Paese Ocse con il più elevato export generato dalle piccole imprese manifattur­iere (55,7 miliardi di dollari), davanti a Germania (28,2 miliardi) e Spagna (20,7). Non solo, l’export medio delle nostre piccole imprese manifattur­iere è tra i più alti in assoluto (1,65 milioni di dollari) ed è significat­ivamente maggiore di quello tedesco (1,2 milioni) e americano (0,7 milioni).

Ma sono soprattutt­o le medie imprese manifattur­iere (da 50 a 249 addetti) a colpire per il loro contributo all’export italiano. Per numero di medie imprese manifattur­iere esportatri­ci l’Italia è terza tra i Paesi Ocse (con 7.456 aziende) dietro Stati Uniti (14.437) e Germania (11.977). Ma il nostro Paese è primo per valore dell’export delle medie imprese manifattur­iere (114,5 miliardi di dollari), davanti a Germania (111,4) e Stati Uniti (58,2). Inoltre il valore medio esportato dalle nostre medie imprese (15,2 milioni di dollari) è di gran lunga più alto di quello delle altre principali economie, con la Germania (9,3) e gli Stati Uniti (4) che seguono molto dietro di noi.

I dati Eurostat aggiornati al 2016 aggiungono ulteriori elementi che permettono di evidenziar­e l’importante ruolo che le Pmi, microimpre­se incluse, rivestono nel nostro export. Nella esportazio­ni europee per nazioni/classi di impresa, il manifattur­iero è dominato dalle grandi imprese (Gi) tedesche (667,6 miliardi di euro) seguite dalle Gifrancesi (236,3) ed alle Giitaliane (166,3). Ma al quarto posto seguono le Pmi italiane (160,9) davanti alle Gi britannich­e (143,2), alle Pmi tedesche (126,4), alle Gi spagnole (96,5) e alle Gi polacche (86,7). Siale Gisiale Pmiita liane singolarme­nte prese esportano di più dell’intera industria manifattur­iera spagnola (159,1).

Se poi guardiamo alle graduatori­e europee dei vari settori manifattur­ieri distinti per classi di impresa, rilevia- mo che le nostre Pmi sono prime per export nel tessile, nell’abbigliame­nto, nelle pelli-calzature e nei mobili; seconde nei prodotti a base di minerali non metallifer­i, nei prodotti in metallo e nelle macchine e apparecchi meccanici; terze nei prodotti in gomma e plastica; quarte nei metalli, negli apparecchi elettrici e negli altri settori manifattur­ieri.

Senza considerar­e i noti settori tradiziona­li della moda e dei mobili, in cui l’Italia è leader e in cui le nostre Pmi da sole esportano, a seconda dei casi, di più o all’incirca come le seconde nazioni esportatri­ci dell’Ue, il ruolo delle nostre Pmi è evidente anche in altri ambiti. Nel settore delle macchine e degli apparecchi meccanici le Pmi italiane sono seconde per export nell’Ue (37,1 miliardi, di cui solo 1,5 miliardi di competenza delle microimpre­se) dietro le Gi tedesche (103,8), ma precedono le Pmi tedesche (26,4), le Gi italiane (23,4) e le Gi britannich­e (16,8). In questo settore strategico le sole medie imprese italiane (con 50-249 addetti) esportano 24,5 miliardi, cioè di più dell’intera industria meccanica del Regno Unito (22,6 miliardi) o di quella della Francia (20,5). Mentre le Piccole imprese italiane (con 10-49 addetti, escluse le microimpre­se con meno di 10 addetti) esportano 11,2 miliardi, cioè di più dell’intera industria meccanica della Spagna (8,4).

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy