«Delusi, così si perde solo tempo»
Imprese artigiane in prima linea sul tema Alta velocità. E dopo l’incontro a Palazzo Chigi con la delegazione torinese, cresce l’impazienza. «Siamo amareggiati – dice Daniele Vaccarino, presidente di Cna - rimandare i bandi al 2019 ci fa perdere soltanto tempo». Nessuna pregiudiziale verso l’esecutivo, chiarisce, «ma sulle infrastrutture siamo su posizioni diverse». Per il presidente di Cna – 670mila associati e un centinaio di associazioni territoriali – le ragioni della mobilitazione che sta coinvolgendo le categorie produttive sono chiare: «Le forze economiche hanno compreso che il paese rischia un nuovo rallentamento economico, questa situazione, vista anche la condizione finanziaria critica, uno spread alto e il rischio di una procedura di infrazione, sta generando un calo di fiducia. Mettere in discussione anche le infrastrutture ha attivato molte sensibilità, tra loro diverse».
Cosa significa per voi difendere un’opera come la Tav?
Sappiamo che opere come questa mettono in moto una serie di interventi minori, dalle opere collegate ai piani di manutenzione, interventi fondamentali in un paese come l’Italia che ha un patrimonio infrastrutturale datato e molte piccole imprese. Le infrastrutture portano sviluppo economico, serve attenzione tanto alle nuove opere quanto alla conservazione di quelle esistenti, in entrambi i casi le ricadute sul tessuto delle imprese più piccole sono importanti.
Come entrano in gioco le imprese artigiane sulle grandi opere? Infrastrutture di questa natura necessitano di imprese strutturate, però ci sono due aspetti importanti: il primo è che il territorio che ospita i cantieri è martoriato, vive dei disagi, quindi devono essereci le compensazioni, messe in campo anche per la Tav, a differenza di quanto fatto per le altre infrastrutture realizzate in Valsusa in passato. Il secondo aspetto è collegato alla costruzione di un sistema di appalti che permetta a reti di imprese più piccole di partecipare su lotti specifici.
La delegazione piemontese è stata ricevuta ieri a Palazzo Chigi, tra loro il presidente provinciale di Cna, che idea si è fatto della Costi-Benefici?
I vantaggi della Tav si vedranno a distanza di decenni, come è stato per la galleria del Frejus. Le analisi costi-benefici possono essere stiracchiate a seconda di chi le imposta, certo le analisi vanno fatte con obiettività ma sependo che i benefici si quantificano su periodi lunghi. Quello che sappiamo oggi è che merci e passeggeri devono viaggiare sempre più velocemente e comodamente, le tratte finora realizzate di alta velocità hanno favorito la mobilità in Italia.
Esiste un dialogo con il Governo? Come associazione abbiamo più tavoli aperti con il Governo, abbiamo ottenuto la possibilità di dedurre fino al 40% dell’Imu e l’abolizione del Sistri, due misure molto attese dalle nostre imprese. Mi auguro che si possa dialogare direttamente anche sulla Tav, coinvolgendo l’agglomerato di sigle che si è riunito a Torino il 3 dicembre.
Nessuna pregiudiziale verso il Governo ma sulle infrastrutture abbiamo posizioni distanti
Daniele Vaccarino
PRESIDENTE DI CNA