Investimenti in calo per gli immobili
Mercato in calo del 35%, volumi a quota 7,5 miliardi, i capitali sono stranieri
Il mercato degli investimenti immobiliari in Italia «chiuderà il 2018 con volumi pari a circa 7,5 miliardi, -35% sul 2017», anno record, con transazioni per 11,4 miliardi, un livello superiore a quello precedente la crisi. Lo ha detto Silvia Rovere, presidente di Assoimmobiliare, durante l’assemblea dell’associazione, ieri a Milano, sottolineando che «il calo è imputabile alla carenza di offerta di prodotto istituzionale in prime location». I capitali investiti continuano a essere in prevalenza stranieri (circa il 67%), e le asset class privilegiate dagli investitori istituzionali si confermano quelle degli uffici (35%) e del retail (34%), con buone performance della logistica (13% del totale transato). La città più attrattiva è Milano, seguita a distanza da Roma.
Le prospettive, ha detto Rovere «sembrano condizionate da un lato dalla carenza di prodotto, dall’altro dalla cautela degli investitori verso il retail, anche in relazione all'impatto sui fatturati che si avrebbe con la limitazione delle aperture festive annunciate dal Governo». In generale l’associazione ha chiesto «un segnale tangibile di attenzione, che sia riconosciuto il peso del settore sull’economia nazionale e il suo contributo essenziale agli investimenti privati, alla crescita del Pil, ai programmi di finanza pubblica e allo sviluppo sostenibile del Paese».