In rialzo con gli acquisti difensivi e il giudizio Deutsche Bank
Sale la volatilità dei listini, torna la corsa ai beni rifugio e, inevitabilmente, sono tornati anche gli acquisti sui titoli difensivi dal rischio italia, alimentari e forti esportatori. Così anche Campari ieri ha fatto registrare una seduta positiva a Piazza Affari (+0,87%) beneficiando anche di un report particolarmente favorevole di Deutsche Bank.
«Campari è una delle poche società che potrebbe raddoppiare i guadagni in 5 anni, considerando la crescita del gruppo e anche l’attività di merger and acquisition all'orizzonte», sostiene lo studio di Deutsche Bank sulla società di alcolici, dove gli esperti della banca tedesca raccomandano di acquistare i titoli (Buy), per i quali stimano un target di prezzo a 9 euro. Target di prezzo al netto di eventuali operazioni straordinarie, che invece nel medio termine sono molto probabili.
Più nel dettaglio Deutsche Bank punta l’indice sulla crescita dei ricavi e anche dei margini che l’azienda è riuscita a vantare negli ultimi due anni, anche per merito del miglioramento dei marchi detenuti in portafoglio. A livello organico la crescita ha allungato il passo, dal 3% circa registrato nel periodo 2012-2015, al 6% del 2017-2018. Sono inoltre migliorati i margini e le prospettive sono rosee. «Per il 2019 prevediamo un’ulteriore accelerazione a oltre il +9% di Ebit», hanno spiegato gli analisti. In più Aperol dovrebbe continuare a vantare «un utile in significativo rialzo». Gli analisti hanno inoltre commentato: «crediamo che la crescita del 13% dell’utile per azione sia sostenibile nel medio termine», sottolineando che nel medio periodo Campari dovrebbe realizzare un’operazione di grosse dimensioni. «Sono passati quasi tre anni dall’acquisizione Grand Marnier e Campari sembra desiderosa di una nuova operazione - hanno scritto nel report Ci aspettiamo che il prossimo accordo possa essere di grandi dimensioni, principalmente focalizzato sugli Stati Uniti, a un livello ragionevole di prezzo e potenzialmente capace di creare valore». Secondo Deutsche bank il management del gruppo è pronto a utilizzare azioni, il che implicherebbe una potenza di fuoco superiore a 5 miliardi di euro, senza diluire il controllo della famiglia Garavoglia al di sotto del 50% dei diritti di voto.