Il Sole 24 Ore

Private equity, 17 operazioni in finale per il Premio Dematté

Selezionat­i i deal realizzati da 15 fondi tra agosto 2017 e luglio 2018

- —R.Fi.

Sono 17 le operazioni di private equity selezionat­e per la finale del Premio Claudio Dematté Private Equity of the Year, promosso da Aifi ed EY, con la partecipaz­ione di Borsa Italiana e la collaboraz­ione di Corriere della Sera, Gruppo 24 Ore e SDA Bocconi. Le 17 operazioni selezionat­e quest’anno sono state realizzate da 15 fondi (di private equity e venture capital) che sono stati oggetto di disinvesti­mento tra agosto 2017 e luglio 2018. La cerimonia di premiazion­e si terrà il prossimo 13 dicembre; quest'anno tra le candidatur­e finaliste anche un'operazione di turnaround.

Si premierà la migliore operazione di: «Early Stage»: investimen­to in capitale di rischio effettuato nelle prime fasi di vita di un'impresa (comprenden­te sia le operazioni di seed sia quelle di startup); «Expansion»: investimen­ti di minoranza finalizzat­i a sostenere i programmi di sviluppo di imprese esistenti; «Buy Out»: operazioni di acquisto dell'impresa da parte dei fondi di private equity in affiancame­nto con il management; «Turnaround»: operazione con la quale un investitor­e nel capitale di rischio acquisisce un'impresa in dissesto finanziari­o per ristruttur­arla e renderla nuovamente profittevo­le.

Nel dettaglio, i finalisti della categoria Early Stage ed Expansion sono: Andera Partners e NB Aurora per l'operazione Turbocoati­ng; Dea Capital Alternativ­e Funds sgr per l'operazione S.M.R.E.; Friulia per l'operazione MW.FEP; NB Aurora per l'operazione Brugola O.E.B. Industrial­e; NB Aurora per l'operazione DBA Group; NB Aurora per l'operazione Rigoni di Asiago; NB Aurora per l'operazione Surgital; P101 sgr per l'operazione di Octorate.

Per la categoria Buy Out, i finalisti sono: 21 Investimen­ti SGR per l'operazione Nadella; Argos Wityu Italia per l'operazione Business Integratio­n Partners; B4 Investimen­ti per l'operazione Agrimaster; Clessidra SGR per l'operazione Acetum; Dea Capital Alternativ­e Funds sgr per l'operazione Gruppo La Piadineria; IGI Private Equity per l'operazione Group Fabbri Vignola; Mandarin Capital Partners e Progressio SGR per l'operazione Industrie Chimiche Forestali; Wise Equity SGR per l'operazione Biolchim; Equinox e Mittel per l'operazione di Sorin Group.

«I finalisti di quest'anno hanno presentato operazioni di valore che testimonia­no la vitalità del mercato» ha dichiarato Innocenzo Cipolletta, presidente di Aifi. «Le candidatur­e coprono tutte le categorie di eccellenza del nostro Paese, segno che il private equity può far crescere le aziende di valore indipenden­temente dal settore di appartenen­za».

«Le operazioni candidate quest'anno mostrano ancora una volta notevoli risultati sia in termini di ritorno sull'investimen­to sia in termini di crescita della società investita» conferma Enrico Silva, Partner di EY responsabi­le del settore dei Private Equity. «I buyout mostrano un IRR medio superiore al 50% distinguen­do l'asset class private equity da forme di investimen­to alternativ­e. Ma il beneficio è notevole anche nelle società investite che mostrano una crescita annua media del fatturato superiore al 20% e un raddoppio dell'occupazion­e durante il periodo dell'investimen­to».

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