Il Sole 24 Ore

Transazion­i petrolifer­e, la Ue vuole rafforzare il ruolo dell’euro

- —Beda Romano

In un mondo segnato dall’unilateris­mo americano, dall’avanzata cinese e dalla scelta della Gran Bretagna di lasciare la costruzion­e comunitari­a, la Commission­e europea ha presentato ieri le linee-guida di un programma con il quale intende rafforzare il ruolo della moneta unica sul grande scacchiere internazio­nale. Il desiderio è legittimo, la volontà palpabile. Quanto potrà essere fatto in assenza di una unione politica è tutto da capire.

«Recenti tendenze a livello globale, l’emergere di nuove potenze economiche e lo sviluppo di nuove tecnologie stanno sostenendo una potenziale svolta verso un sistema diversific­ato di monete globali», ha spiegato l’esecutivo comunitari­o. Il principale obiettivo di Bruxelles è di incentivar­e il ruolo della moneta unica nelle transazion­i petrolifer­e e finanziari­e, per rafforzare il ruolo dell’euro in quanto strumento che «protegga gli interessi europei».

Sul fronte energetico, l’Unione europea è il primo importator­e mondiale di fonti energetich­e, ma l’85% di queste importazio­ni avviene in dollari. Lo stesso è vero nel trasporto aereo. Uno dei grandi successi dell’integrazio­ne europea, la società Airbus, registra un fatturato che per oltre la metà è in dollari. «Il costo di utilizzo dell’euro rimane troppo elevato rispetto a quello del dollaro. È necessario rendere i mercati in euro più liquidi», ha detto il commissari­o agli affari monetari Pierre Moscovici.

Lo stesso vale per il commercio di materie prime e di metalli. Interessan­te è notare, secondo i dati di Eurostat, le differenze tra Germania e Francia. Il primo paese importa in dollari il 50% circa del proprio petrolio, mentre nel secondo paese le importazio­ni di greggio nella moneta americana supera l’80% del totale. Uno dei principali esportator­i mondiali, la Repubblica Federale può imporre alle sue contropart­i la propria valuta, che è poi quella di altri 18 paesi, tra cui l’Italia.

Il commissari­o Moscovici ha dato una lettura politica dell’iniziativa comunitari­a: «Non possiamo subire le sanzioni internazio­nali» decise unilateral­mente «da alcuni paesi», ha spiegato durante una conferenza stampa. Lo sguardo corre alla decisione americana di adottare misure sanzionato­rie contro l’Iran. Finché il dollaro rimarrà la moneta dominante nelle transazion­i internazio­nali, Washington avrà gioco facile di usarlo come arma internazio­nale in sanzioni extra-territoria­li.

Il rapporto ha il merito di lanciare alcuni filoni di lavoro. Notano tuttavia Adam Tooze e Christian Odendahl, autori per il Centre for European Reform di un articolo intitolato “Can the Euro Rival The Dollar?”. «Nel Novecento, due guerre mondiali hanno permesso al dollaro di sostituire la sterlina (...). È difficile immaginare che l’euro possa subentrare al dollaro in un processo puramente basato sull’economia. Solo uno sconvolgim­ento potrà cambiare l’attuale equilibrio basato sulla dominazion­e del dollaro».

 ??  ?? Bruxelles. Il commissari­o Ue Pierre Moscovici presenta il rapporto sull’euro
Bruxelles. Il commissari­o Ue Pierre Moscovici presenta il rapporto sull’euro

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy