Europa, addio ai limiti sullo shopping digitale
La normativa Eu/2018/302, varata a marzo dalla Commissione europea e in vigore dal 3 dicembre, vieta forme ingiustificate di blocco e discriminazione, e quindi barriere e segmentazioni di vario genere, sugli acquisti online entro i confini europei. Con la rimozione del geoblocking - questo l’effetto concreto del provvedimento siti, app e altre canali per l’ecommerce non potranno impedire l’accesso agli utenti sulla base della nazionalità o della posizione geografica individuate tramite l’indirizzo Ip associato al loro computer o dispositivo mobile. Massima liberà di acquistare per i consumatori, dunque, perché cade anche il vincolo di essere obbligatoriamente reindirizzati ai portali nazionali dei merchant preferiti: un utente italiano potrà cioè acquistare direttamente su un ecommerce francese o prenotare un servizio a noleggio su un sito tedesco, senza alcun vincolo e a parità di condizioni. Per lo shopping online europeo, mercato che vale 600 miliardi di euro con percentuali di crescita a doppia cifra, è un passaggio importante anche se rimangono fuori dal campo di applicazione della normativa i servizi audiovisivi (per esempio Netflix), gli ebook, la musica (Spotifiy) e i videogiochi. La rimozione del blocco che interessa questi prodotti potrebbe però avvenire dal 2020, quando saranno al vaglio dell’organismo di Bruxelles i nuovi step legislativi per la protezione dei consumatori digitali.