«Spread alto alla lunga insostenibile»
Il Governatore della Banca d’Italia: «Aumenta il costo degli interessi e del debito»
«Il costo alto del debito, se nel breve termine è sostenibile, nel lungo tende a determinare una caduta di valore delle attività finanziarie in cui è collocato il risparmio sia direttamente che indirettamente». In sintesi, una «riduzione di ricchezza», per il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervenuto ieri a Napoli all’incontro promosso da «Il Mattino» e dedicato al tema «Dal Sud al mondo, voci e storie di successo».
Per il governatore, «l’economia globale è più debole di quanto ci si aspettasse anche a livello degli organismi internazionali a inizio 2018, anche a causa delle misure protezionistiche adottate dagli Stati Uniti». Ciò, in altre parole, crea incertezza causando, a cascata, aumento dei tassi sul debito. Tema particolarmente caldo in Italia. «I maggiori costi della raccolta delle banche – ha aggiunto il Governatore di Bankitalia - determinano un circolo negativo. Per questo parliamo tanto di spread che deve calare». Era stato così nel 2012, ha ricordato Visco. Per poi precisare che anche allora era stato dato un analogo allarme. In quella fase - ha detto il governatore - «si temeva che si ritornasse alle monete nazionali». E ha rassicurato: «Oggi non esiste quel rischio. Ma i mercati non la pensano così, stimolati da letture e dichiarazioni poco approfondite».
Nella bella cornice del Teatrino di corte di Palazzo Reale, il governatore parla anche di banche. «La Banca d’Italia - ha precisato Visco - non ha mai detto che tutte le banche italiane erano solide. Vi sono state singole banche in grandi difficoltà». «Negli ultimi tempi - ha aggiunto - la situazione è migliorata». Secondo Visco la dinamica del credito è condizionata «non più da un difficile accesso, ma dalla poca domanda». Visco ha anche sottolineato come, a parità di rischio, il differenziale fra il costo del credito al Sud e nel resto del Paese si è ridotto rispetto al 2012 quando era di 5 punti, ora è di 1 punto. In conclusione, il Governatore auspica che il Governo voglia promuovere stabilità, che la politica di bilancio favorisca l’aumento della produttività e una ripresa degli investimenti. «Gli incentivi all’innovazione - ha detto - hanno avuto una funzione importante». Per il governatore di Banca d’Italia, servono riforme per migliorare servizi pubblici, giustizia civile, infrastrutture, per favorire investimenti pubblici e privati.
Visco, nato e vissuto a Napoli fino a tredici anni, invitato a parlare di Mezzogiorno d’Italia, precisa: «parliamo di un terzo della popolazione e di un quarto del prodotto: non poca cosa». Esistono eccellenze, ma non fanno sistema. Perchè operano in un contesto difficile. «Bisogna puntare ha indicato - su scuola, giustizia, garantire la legalità e dare risposte rapide alle esigenze dei cittadini di essere curati e avere una formazione adeguata». Il Governatore si sofferma su giovani e formazione. «Credo che a livello politico sia importante porsi la domanda di cosa faranno i giovani. È molto più importante del decimale su cui ci stiamo concentrando». E conclude: devono anche «chiedere e pretendere al Paese il rispetto delle regole e della legalità».