L’onorevole disabile lascia, altro caso M5S
Nuovo addio in casa M 5 S: il gruppo alla Camera perde Matteo Dall’Osso e scende a 220 deputati. Classe 1978, malato di sclerosi multipla, l’ ingegnere bolognese entra in Forza Italia. L’ annuncio in un’ intervista al Giornale :« P rimami hanno usato, po imi hanno preso in giro. Mi sono sentito solo, tradito, umiliato ». La scintilla è statala bocciatura in commissione Bilancio di un suo emendamento alla manovra che stanziava 30 milioni nel triennio per interventi di« innovazione tecnologica delle strutture, contrassegno e segnaletica perla mobilità delle persone con disabilità ». Il contrasto coni suoi, che lo aveva ridotto quasi in lacrime, era scoppiato nella notte tra domenica e lunedì, dopo il primo parere negativo del Governo alla proposta.
A caldo il direttivo M5S reagisce evocando l’applicazione della penale da 100mila euro prevista nel Codice etico per i cambi di casacca. A taccuini chiusi, qualcuno ricorda come Dall’Osso avesse chiesto di essere esonerato dai rimborsi dello stipendio per pagare cure non scientifiche. Ma il capogruppo Francesco D’Uva frena: «Nessuno ha chiestola penale. Il tema è la delusione». In sua difesa dal M5S, sotto choc, solo la voce della senatrice dissidente Elena Fattori. A Radio24 Luigi Di Mai o esprime stupore :« Mi riservodi capire cosa sia successo, anche perché passare a Forza Italia ...». Ma intorno a Dall’Osso, subito bersagli odi insulti soci al, si stringono gli azzurri. A partire da Berlus coni :« Sono contento. È persona perbene e stimabile».