Rifiuti, un fondo americano salva il gruppo Waste Italia
Oltre duecento milioni di debiti con bond emessi nel 2014 La decisione del Tribunale fallimentare di Milano per la continuità aziendale
Il Gruppo Waste Italia, società che opera nella gestione integrata dei rifiuti speciali e nei servizi ambientali, è pronto per ripartire dopo l’omologazione del concordato preventivo «in continuità aziendale indiretta con assunzione» da parte del tribunale fallimentare di Milano. La sentenza rappresenta un importante precedente giurisprudenziale perché sancisce che in caso di affitto del ramo d’azienda l’impresa in crisi e il terzo assuntore, nel caso in oggetto gli assuntori sono due, continuano a restare all’interno del perimetro della continuità senza vincolo di solidarietà passiva.
Nella giurisprudenza di merito è la prima sentenza in Italia su un concordato in continuità e conflitto di interesse dopo la pronuncia delle Sezioni unite della Cassazione dello scorso giugno, come confermato dal professor Stefano Ambrosini, advisor legale del Gruppo Waste e noto esperto di crisi d’impresa. Si conferma così una interpretazione sostanzialistica sul conflitto, che, pur ravvisandone in astratto gli estremi, nel caso di specie lo esclude per via del superamento della prova di resistenza.
Per quanto riguarda la Waste Italia (Wi), con 36 dipendenti diretti e 207 addetti a livello di gruppo oltre all’indotto schiacciata sotto il