Chioggia, l’ex discarica diventa nuova area portuale
Firmato il contratto fra Aspo ed Herambiente, lavori per 35 milioni
Il porto di Chioggia cresce negli spazi dell’ex discarica di Borgo San Giovanni: bonificata e riportata a nuova vita, ospiterà dal 2019 nuovi piazzali e banchine portuali, strategici per il rilancio del terminal. Il contratto d’appalto che dà il via all’inizio dei lavori è stato firmato ieri da Damaso Zanardo, presidente di A.S.Po, Azienda Speciale del Porto di Chioggia di proprietà della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, e Andrea Ramonda, ad di Herambiente, società del Gruppo Hera leader a livello nazionale nel trattamento rifiuti, aggiudicatrice della gara in associazione temporanea di impresa con tre aziende venete (CGX Costruzioni Generali Xodo Srl, Idea Srl e Rossi Renzo Costruzioni Srl).
Gli interventi di bonifica - valore complessivo 35 milioni - porteranno alla riqualificazione di un’area di 60mila metri quadri ricolma di circa 395mila metri cubi di rifiuti RSU, prodotti nel comune dal 1961 al 1984: si tratta di una tra le discariche oggetto di infrazione, segnalate dalla Commissione europea, più estese a livello nazionale. I lavori dureranno 495 giorni, e saranno seguiti dal collaudo. Grazie al riutilizzo dell’80% dei materiali inerti derivanti dalla bonifica dei terreni attraverso tecniche di trattamento in situ, verranno realizzati circa 60mila metri quadri di piazzali portuali, che, collegati a quelli retrostanti di 75mila metri quadri, renderanno operativa un’area di circa 200mila mq. Inoltre si procederà a un primo imbonimento propedeutico alla successiva realizzazione di ulteriori 1.500 metri di banchine portuali.
Il sito rientra tra gli interventi all’interno dell’Accordo di Programma quadro tra ministero dell’Ambiente e Regione Veneto del 3 dicembre del 2014 per l’attuazione del piano straordinario di bonifica delle discariche abusive. Alla firma erano presenti tutti i soggetti coinvolti, a cominciare dalla Regione Veneto che ha finanziato parte degli interventi.
«Dopo trent’anni di attesa - dice Giuseppe Fedalto, presidente Cciaa Venezia Rovigo - Chioggia avrà uno spazio strategico per il rilancio dello scalo e per tutto il sistema delle imprese». L’operazione siglata «è fondamentale per il rilancio dello scalo come porto commerciale, fluvio marittimo e turistico - commenta Zanardo - e darà continuità alle iniziative commerciali che come ente abbiamo avviato negli ultimi mesi, a dimostrazione dell’appetibilità dello scalo». L’obiettivo - conclude Tomaso Tommasi di Vignano, presidente esecutivo del Gruppo Hera - «è lavorare in direzione di una riqualificazione complessiva della zona. L’Adriatico rappresenta un ambito sul quale siamo attivi a 360 gradi, non soltanto in Veneto ma anche in Emilia-Romagna e in Friuli VG».