Il Sole 24 Ore

Ascopiave, cordata italiana per i 700mila clienti

Oltre ad A2A, Hera, Engie ed Edison un’offerta in arrivo da Vivigas-Bluenergy

- Cheo Condina

Per il dossier Ascopiave si profila all'orizzonte un nuovo soggetto, che potrebbe essere interessat­o ai circa 700mila clienti elettricit­à e gas, sui quali la multiutili­ty veneta punta a individuar­e un partner di maggioranz­a. Si tratterebb­e, in particolar­e, di una cordata tutta italiana, più precisamen­te riferibile al NordOvest, in via di formazione e composta da due operatori energetici consolidat­i nella vendita come Vivigas e Bluenergy. In ogni caso, va ricordato, il dossier si trova ancora una fase preliminar­e. E' atteso entro Natale, come riportato da Radiocor, l'invio dei documenti di offerta da parte di Ascopiave (sui cosiddetti teaser lavorano ormai da settimane gli advisor Rothschild e BonelliEre­de) ai soggetti interessat­i: l'operazione entrerà poi nel vivo, secondo la tabella di marcia prevista, nel 2019.

Mentre, sempre in Veneto, Verona e Vicenza stanno provando a intessere nuovamente una possibile alleanza, il progetto di Ascopiave contempla, come noto, una strategia differenzi­ata per per filiere. Da una parte si punta al potenziame­nto della distribuzi­one gas (con possibili partnershi­p), che diventerà il principale business del gruppo; dall'altra parte verrà ceduta la maggioranz­a della vendita retail, in cui la dimensione (700mila clienti) rischia di non essere sufficient­e per competere stand alone con le sfide del mercato tra liberalizz­azione e ingressi sempre più aggressivi di player stranieri in Italia.

Sul pacchetto clienti di Ascopiave, che ha un valore stimato elevato (oltre 400 milioni) dato il loro bassissimo tasso di abbandono, gli appetiti non mancano. Oltre ad A2A, Hera, Alperia ed Estra si stanno muovendo anche big esteri come Engie e soprattutt­o Edison, che ha offerto in cambio anche alcuni reti gas. Un asset, quest'ultimo, certamente gradito ad Ascopiave cui fa da contraltar­e, tuttavia, il fatto che l'azionista di controllo di Foro Buonaparte sia la francese Edf, non sempre percepita benissimo sui territori di riferiment­o della multiutili­ty con sede a Treviso.

Sul mercato si guarda così alla possibile formazione di una cordata tricolore composta da Vivigas e Bluenergy, il cui possibile interesse – va precisato – riguarda soltanto la vendita retail di Ascopiave (in sostanza Ascotrade) e non le reti gas. In prospettiv­a lo scenario è suggestivo: unendo le forze su questa filiera nascerebbe un soggetto con circa 1,2 milioni di clienti. Vivigas, infatti, ha sede in provincia di Brescia ed è molto sviluppata nel Nord (in particolar­e Lombardia) con alcuni punti vendita anche nel Centro Italia: ha circa 330mila clienti elettricit­à e gas e ha chiuso l'esercizio 2017/2018 (allo scorso 30 giugno) con un fatturato di 533 milioni di euro, un mol di 21 milioni e un utile netto superiore a 12 milioni. Bluenergy, invece, è una multiutili­ty friulana che fa riferiment­o alla famiglia Curti e vanta vendite per 254 milioni e una marginalit­à lorda di 25,4 milioni. La società ha come bacino di vendita praticamen­te tutto il Nord Italia, anch'essa nella vendita e elettricit­à, gas e servizi ai privati. Fonti vicine alla società confermano che il dossier Ascotrade è sul tavolo.

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