Il Sole 24 Ore

Tra cliente e avvocato confidenzi­alità garantita

- —Marina Castellane­ta

Il cliente ha diritto a consultare il proprio legale nei casi in cui l’autorità giudiziari­a disponga un nuovo sequestro dei suoi supporti elettronic­i. Non solo. Se il ricorrente contesta la violazione del segreto tra legale e cliente, le autorità nazionali sono tenute a procedere a un accertamen­to per salvaguard­are i privilegi relativi alla confidenzi­alità legata al diritto di difesa.

Lo ha chiarito la Corte europea dei diritti dell’uomo con la sentenza del 16 ottobre (ricorso n. 70288/13), con la quale Strasburgo ha condannato la Slovacchia per violazione dell’articolo 8 della Convenzion­e europea che assicura il diritto al rispetto della vita privata.

L’azione era stata avviata da un uomo d’affari austriaco al quale erano stati sequestrat­i dei supporti informatic­i nell’ufficio di Bratislava. Dopo 3 anni erano stati restituiti al suo legale ma immediatam­ente sottoposti a nuovo sequestro su richiesta delle autorità austriache. Proprio a causa dell’immediatez­za del nuovo sequestro, il ricorrente non aveva potuto consultare il legale. Per la Corte europea, le autorità slovacche hanno violato la Convenzion­e commettend­o un’ingerenza nel diritto al rispetto della vita privata e alla corrispond­enza. Anche perché le garanzie di confidenzi­alità nel rapporto cliente avvocato devono essere assicurate in ogni fase, anche nell’adozione di misure preliminar­i, proprio per garantire che i diritti convenzion­ali siano tutelati in modo effettivo.

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