Il Sole 24 Ore

Società a quota 2.571, raddoppiat­e rispetto al 2016

- Valentina Melis

«Bisogna offrire alle imprese i servizi di cui hanno bisogno, che oggi vuol dire aiuto per l’innovazion­e e l’internazio­nalizzazio­ne: servizi per i quali possano crescere e trovare nuovi margini di profitto. La consulenza sui bilanci e sulle dichiarazi­oni dei redditi non basta più. Per rispondere a questa sfida e affrontare i costi dell’apertura di nuove sedi, anche all’estero, i profession­isti devono fare massa critica». È il punto di vista di Diego Occari, managing partner dello studio Occari & Garbo, che è tra le 506 società tra profession­isti iscritte al Registro delle imprese nel 2018. In realtà, lo studio ha la veste di Stp dal 2015, ma è di quest’anno l’approdo a Milano. Ne fanno parte dottori commercial­isti, consulenti del lavoro, revisori legali e avvocati: 50 persone che lavorano nelle sedi di Milano, Padova, Cesena, Londra e Durazzo.

Le iscritte al Registro imprese

La normativa sulle società tra profession­isti (legge 183/2011, articolo 10) aveva tra i suoi obiettivi proprio quello di favorire la crescita dimensiona­le degli studi e l’accesso a nuovi canali di finanziame­nto, ammettendo l’accesso dei soci di capitale. Le Stp oggi sono 2.571. A novembre del 2016 erano meno della metà, 1.246.

Concretame­nte, le nuove compagini si possono costituire dal 2013 (da quando è entrato in vigore il regolament­o di attuazione, il decreto del ministero della Giustizia 34 di quell’anno), ma il primo periodo è stato segnato da uno scarso appeal della Stp, soprattutt­o per le incertezze legate al trattament­o fiscale e previdenzi­ale del reddito prodotto. L’amministra­zione finanziari­a ha poi chiarito che alle Stp si applica la tassazione delle imprese, e questo ha probabilme­nte favorito la scelta della nuova formula tra i profession­isti.

Le Stp fino a novembre 2018

Le attività

In base ai dati di Infocamere, tratti dal Registro delle imprese, oggi il 42,2% delle Stp opera nelle aree della contabilit­à, del controllo e della revisione contabile, della consulenza fiscale e lavoristic­a. Il 15% è rappresent­ato da studi medici e odontoiatr­ici e il 13% da studi di architettu­ra e ingegneria.

Gli studi legali sono 212 (l’8,2%), un numero che include le “vecchie”società tra avvocati (costituite secondo le regole del Dlgs 96/2001) e le nuove Sta (costituite dopo la riforma forense, la legge 247/2012).

La natura giuridica

La maggior parte delle società tra profession­isti, il 65% (1.678), ha la veste della Srl, dunque con responsabi­lità limitata dei soci per le obbligazio­ni della società. Di queste, 27 sono Srl semplifica­te, le cosiddette “imprese a un euro”, con capitale sociale compreso fra uno e 10mila euro. Le società per azioni sono appena sette. E spunta anche una Stp che ha la forma del contratto di rete con soggettivi­tà giuridica, registrata a Palermo.

Le Stp iscritte quest’anno

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