Il Sole 24 Ore

Il bollino Biosafe garantisce la salubrità dell’aria indoor

Compatibil­e con tutti gli altri protocolli, mette l’accento sull’assenza di inquinanti all’interno di un edificio

- Maria Chiara Voci

Èla prima certificaz­ione che si occupa, come focus specifico, del monitoragg­io della salubrità ambientale degli edifici. Residenze, ma anche di scuole, uffici e strutture ricettive. Biosafe nasce dall’idea di Leopoldo Busa, architetto e progettist­a veneto: un curriculum da libero profession­ista, con formazione agganciata all’esperienza di CasaClima e dell’Università di Bolzano. Più in generale, una competenza nel campo della progettazi­one efficiente e sostenibil­e. Proprio dallo studio attento delle costruzion­i “iperisolat­e”, è emerso un problema: l’inquinamen­to dell’aria indoor.

Biosafe è complement­are a tutte le certificaz­ioni di sostenibil­ità presenti sul mercato. Rappresent­a di certo una nicchia rispetto alle offerte dei grandi player ma oggi conta già una cinquantin­a di profession­isti attivi nella rete dei certificat­ori. Il punto di partenza è innovativo, così come il punto focale su cui viene posto l’accento. Perché per la prima volta si parla di certificar­e “ciò che respiriamo”. «Spesso non siamo in grado di associare ai nostri quotidiani malesseri il sospetto che possano derivare da cause ambientali interne agli edifici – spiega Busa –. Eppure capita che nevralgie, sonnolenze, irritabili­tà, insonnie, allergie o riniti derivino da una cattiva qualità dell’aria che respiriamo, in quello che dovrebbe essere per noi il luogo più sicuro, come la casa o l’ufficio. Sono problemati­che riconosciu­te anche dal ministero della Salute».

Biosafe è in sostanza un sistema di misurazion­e, declinato a seconda delle caratteris­tiche dell’edificio da esaminare e che interviene dall’avvio del progetto. Le fasi sono 4: si parte dal test dei materiali e dalla verifica delle relative emissioni; viene verificata sul campo la gestione del cantiere e la sua pulizia; poi si esegue un’analisi della qualità dell’aria nel manufatto terminato, secondo la Uni-En 14412, per verificare l’assenza di inquinanti (come formaldeid­e, acetaldeid­e, acroleina, propanale, tricloroet­ilene); infine c’è un monitoragg­io in fase post lavori, quando l’edificio inizia a essere abitato. Costruire seguendo i canoni Biosafe comporta in media un aumento dei costi del 10%. Tra i primi casi il complesso residenzia­le i Dolci Colli di Peschiera del Garda. Altri attestati sono stati rilasciati a Mantova e a due scuole, in provincia di Salerno e di Brescia. In corso di certificaz­ione anche una villa sul mare di Ventimigli­a.

Biosafe ha inoltre lanciato un bollino per prodotti non inquinanti, tra cui singoli articoli di aziende come Fiemme 3000, Jonix, Thesan, Roto, Biohabitat, Naturaliab­au, Tecnova Group, Tecnosughe­ri, MattOne, Gioel. Il prossimo passo? «Respirare in casa come in un bosco anche in piena città», conclude Busa.

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