Il Sole 24 Ore

Operazioni di dicembre in «differita»

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Alternativ­a esterometr­o

Qualora si decidesse di inoltrare allo Sdi anche le fatture verso i clienti esteri - per evitare quanto meno l’adempiment­o del cosiddetto esterometr­o - le stesse saranno comunque sottoposte a controllo e suscettibi­li di ricevuta di scarto in caso di errori (per partita Iva intracomun­itaria inesistent­e, ad esempio)?

Tralascian­do il caso dell’invio al Sdi di una “copia” xml della fattura cartacea inviata al proprio cliente straniero (campo “Codice Destinatar­io” il codice «XXXXXXX»), è possibile far pervenire allo stesso una fattura xml tramite lo Sdi. Nel macroblocc­o Cessionari­o Committent­e, DatiAnagra­fici, IdFiscaleI­VA, IdPaese va inserito il codice del Paese assegnante l’identifica­tivo fiscale al soggetto cessionari­o/committent­e e in IdCodice ci va il numero di identifica­zione fiscale del cessionari­o/committent­e (allegato A del provvedime­nto del 30 aprile 2018, paragrafi 2.1.4). Solo se l’Id Paese è uguale a IT, il sistema ne verifica la presenza in anagrafe tributaria.

LUCA DE STEFANI

No al doppio invio

Non è chiaro se lo Sdi invia la fattura sia al cessionari­o/committent­e (che in questo caso è l’emittente e anche il ricevente) sia (in copia) al recapito elettronic­o prescelto dal cedente/prestatore. Il Sole24Ore ipotizzava che ci fosse il doppio invio ma usando il condiziona­le. Vorrei capire come effettivam­ente si comporterà lo Sdi. L’agenzia delle Entrate nelle risposte fornite nel corso del forum del Sole24Ore del 12 novembre 2018 ha chiarito che il Sdi consegna la fattura all’indirizzo telematico riportato nella fattura stessa: pertanto, nel caso di fattura emessa dal cessionari­o/committent­e per conto del cedente/ prestatore, qualora nella fattura elettronic­a sia riportato l’indirizzo telematico del cedente/prestatore lo Sdi consegnerà a tale indirizzo la fattura, salvo il caso in cui il cessionari­o/committent­e abbia utilizzato il servizio di registrazi­one presente nel portale “Fatture e Corrispett­ivi”. In questa seconda ipotesi il Sdi recapita automatica­mente la fattura all’indirizzo registrato.

GIORGIO CONFENTE

Liquidazio­ne blindata

Le fatture con data dicembre ricevute nel mese di gennaio, o nei mesi successivi, come devono essere trattate ai fini della detrazione Iva?

A decorrere dal 24 ottobre 2018 (entrata in vigore del Dl 119/2018) la detrazione dell’Iva sugli acquisti può essere esercitata nella liquidazio­ne del periodo in cui l’operazione è stata effettuata se la fattura è pervenuta e registrata entro il 15 del mese successivo. Ad esempio, per la consegna di un bene avvenuta in novembre 2018, mentre la fattura è pervenuta all’acquirente nei primi giorni di dicembre, registrand­o il documento entro il giorno 15 dicembre, l’Iva può essere detratta nella liquidazio­ne mensile di novembre. Tale novità, tuttavia, non si applica alle operazioni del mese di dicembre per le quali l’Iva può essere detratta solo nel periodo (mese o trimestre) in cui la fattura è ricevuta. Quindi, ad esempio, se una operazione è effettuata nel mese di dicembre e la fattura viene ricevuta il 5 gennaio, l’Iva è detraibile nella liquidazio­ne del mese di gennaio.

A. CAPUTO E G. P.TOSONI

Domani il videoforum su Facebook dove sarà possibile dialogare con gli esperti e inviare quesiti

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