Sapersi trasformare per rimanere vincenti, contribuendo alla crescita del Paese
SARAS, realtà industriale resiliente, sostenibile e radicata al territorio, contribuisce a creare valore economico, sociale, cognitivo e ambientale
Quella del Gruppo Saras è una storia di resilienza, basata sulla capacità di visione e di flessibilità per sapersi adattare a scenari economici e geopolitici in continuo mutamento, senza però mai venir meno ai propri impegni e rimanendo una realtà vincente in grado di creare valore per il proprio territorio, la Sardegna, e per il Paese in generale.
Saras, Gruppo fondato da Angelo Moratti nel 1962, conta oggi circa 2.000 dipendenti, presenta un valore totale dei ricavi pari a circa 7,7 miliardi di euro al 31 dicembre 2017 ed è uno dei principali operatori europei nella raffinazione del petrolio, nei servizi di ingegneria industriale e di ricerca per il settore petrolifero attraverso la controllata Sartec Srl, attivo anche nel settore della produzione e vendita di energia elettrica.
Fin dalla nascita il Gruppo è stato protagonista di una peculiare storia incentrata sulla crescita, sulla internazionalizzazione e sull’innovazione, obiettivi accompagnati da un forte spirito di radicamento al territorio nazionale e, in particolare, a quello sardo. Pur essendo infatti oggi un gruppo internazionale che esporta circa il 70% dei prodotti derivati dalla raffinazione, competendo sul mercato globale con un ruolo di leadership, Saras vanta solide radici locali; sul totale delle persone occupate, l’83% è su suolo italiano, il 90% delle quali in Sardegna, dove l’azienda si distingue in maniera virtuosa contribuendo in modo significativo alla crescita dell’economia locale, oltre che nazionale.
E in piena controtendenza rispetto al contesto italiano dove gli investimenti sia pubblici che privati risultano in calo, Saras ha impiegato 2 miliardi di euro in 12 anni, pari al 36% degli investimenti fissi lordi in Sardegna dal 2015, e ne ha previsti circa 800 milioni per il periodo 2018-2021 concentrati principalmente sulla sicurezza, l’ambiente e la digitalizzazione dei processi.
Nel suo percorso di evoluzione, il Gruppo Saras ha così declinato il concetto di resilienza affrontando in modo sostenibile, dagli anni 60 a oggi, i periodi di crisi interni ed esterni, realizzando sempre le condizioni organizzative più idonee a cogliere opportunità di crescita e sviluppo, avvalendosi del proprio capitale umano e delle nuove tecnologie. Gli impatti positivi del Gruppo sullo sviluppo del territorio sardo e dell’economia nazionale sono stati evidenziati nello studio “Il valore di Saras per la crescita del territorio” realizzato da The European House - Ambrosetti (TEH-A), presentato il 21 novembre ultimo scorso a Cagliari, durante una conferenza organizzata da Saras in collaborazione con TEH-A e alla presenza delle istituzioni locali e di molti partner industriali e commerciali. Lo studio, che ha indagato come e in quale misura le attività del Gruppo si traducano in crescita del capitale territoriale italiano e in primis sardo, ha preso in considerazione le quattro dimensioni rilevanti di creazione di valore, vale a dire il contributo al capitale economico, sociale, cognitivo e industriale, applicando un modello di analisi sviluppato da TEH-A ed utilizzato anche per numerose altre realtà industriali e di servizio. Dodicesimo gruppo industriale in Italia, terzo del settore Oil&Gas per dimensione economica, prima azienda in Sardegna e prima raffineria in Italia per volumi di raffinazione. Saras contribuisce al capitale economico con 4,4 miliardi di euro di esportazioni in tutto il mondo, pari all’82% dell’export sardo, 800 milioni di euro di investimenti per il periodo 2018-2021, 474 milioni di euro di attivazione diretta, indiretta e indotta delle filiere economiche in Sardegna, e 456 milioni di euro di gettito tributario versati alle finanze pubbliche regionali, pari al 5% del bilancio della Regione nel 2017. L’impegno costante del Gruppo sulle persone si traduce invece nella crescita del cosiddetto capitale sociale, attraverso la tutela della sicurezza sul lavoro, la formazione continua e la salvaguardia delle condizioni economico-sociali dei propri dipendenti e delle comunità locali.
Saras vanta un 98,3% di occupati con contratto a tempo indeterminato contro la percentuale nazionale dell’88,2% e ha un indice di infortuni di 4,6 dipendenti ogni 1.000 (-19% rispetto al 2016) contro una media nazionale di 23,9 e di 7,1 nel settore.
Il forte radicamento al territorio si esprime quindi con 1.450 dipendenti in Sardegna sui 2.000 totali e con numerose iniziative locali oltre che sponsorizzazioni ad associazioni sportive sia dilettantistiche che professionistiche.
Riguardo al capitale cognitivo, che include formazione, innovazione e sviluppo della conoscenza, il Gruppo si distingue rispetto alla media nazionale per l’elevato livello di istruzione dei propri occupati; il 23% dei propri dipendenti è laureato e di questi il 77% in materie tecnicoscientifiche, mentre in Italia queste percentuali sono pari al 13 e al 41% rispettivamente. Per l’ambizioso progetto #digitalSaras, che ha per obiettivo l’aumento del grado di affidabilità e di efficienza del Gruppo per consolidarne il ruolo di operatore tra i migliori e più efficienti al mondo, saranno investiti 50 milioni di euro volti ad implementare le applicazioni digitali di frontiera in ambito industriale, mentre ai fini di contribuire alla creazione di personale sempre più specializzato, sono state realizzate partnership con il sistema universitario e scolastico.
Quarto quadrante del modello di analisi dello studio è infine il capitale ambientale, per il quale l’impegno del Gruppo, si esprime nella capacità di ottenere risultati significativamente migliori della media italiana di tutti gli indicatori di sostenibilità ambientale.
Saras è stata la prima raffineria in Italia a ottenere l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), ovvero il provvedimento che autorizza l’esercizio dell’impianto a condizione del rispetto di rigidi parametri di controllo ambientale e di sicurezza; in questo senso il Gruppo, come certificato da enti terzi, presenta delle emissioni delle proprie raffinerie ampiamente al di sotto dei limiti indicati dall’AIA.
Ulteriore esempio dell’impegno di Saras nel garantire la sostenibilità del business e dell’ambiente circostante è la realizzazione dell’impianto di dissalazione più grande del Mediterraneo, grazie al quale il 37,4% dell’acqua utilizzata proviene dal mare, riducendo ulteriormente il ricorso a fonti idriche primarie.
Il Gruppo Saras si pone da sempre l’obiettivo di essere tra i migliori e tra i più efficienti operatori del settore per poter giocare un ruolo centrale nell’economia territoriale e nazionale continuando a generare valore e occupazione ed affrontando con eccellenza le grandi sfide della sostenibilità, del lavoro e della crescita.