Il Sole 24 Ore

Detraibili dal marito le opere (a carico) in casa della moglie

- A cura di Marco Zandonà

Due coniugi romani sono conviventi e fanno la dichiarazi­one dei redditi (Modello 730) congiunta. La moglie ha il solo reddito di un appartamen­to a Roma, sfitto da 6 mesi. Dovendo rifare gli infissi dell’appartamen­to, poiché il costo dei nuovi infissi supera il totale degli affitti incassati nel 2018, il marito – se si intesta pratica, effettua i bonifici e chiede la fattura a suo nome – può ottenere lo sconto fiscale del 50 per cento?

M.M. - ROMA

La risposta è affermativ­a, sempre a condizione che l’abitazione sia sfitta al momento del sostenimen­to delle spese e a disposizio­ne del nucleo familiare. La detrazione Irpef del 50% (articolo 16–bis del Tuir, Dpr 917/1986, e articolo 1, comma 3, lettera b, n. 1–4 della legge 27 dicembre 2017, n.205, di Bilancio per il 2018; si veda anche la guida al 50% su www.agenziaent­rate.it, articolo 11, Ddl Bilancio 2019), si applica anche in favore dei familiari conviventi (coniuge o convivente more uxorio, parente entro il terzo grado, affini sino al secondo grado) in quanto detentori del fabbricato medesimo. A quest’ultimo riguardo, l’agenzia delle Entrate, nell’ambito della risoluzion­e 184/E/2002, ha tenuto a precisare che il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile può essere ammesso a fruire della detrazione Irpef, a condizione che: sussista la situazione di convivenza (ad esempio, dimostrata con un certificat­o di stato di famiglia) sin dal momento dell’inizio dei lavori di ristruttur­azione; le spese risultino effettivam­ente a carico del familiare convivente (bonifici e fatture intestati al marito).

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