Il Sole 24 Ore

Plastica riciclata, credito non ancora utilizzabi­le

- A cura di Gabriele Ferlito

Vorrei avere dei chiariment­i in merito al credito d’imposta per acquisto di plastiche provenient­i da raccolta differenzi­ata. Il decreto ministeria­le in questione è stato emanato? Quali sono le modalità per poter fruire del credito d’imposta e quali sono le diciture da utilizzare?

N.T. - BRINDISI

La legge di Bilancio 2018 (legge 205/2017, articolo 1, commi 96–99) ha introdotto un credito d’imposta nella misura del 36% delle spese sostenute da imprese per l’acquisto di prodotti realizzati con materiali derivati da plastiche miste, provenient­i dalla raccolta differenzi­ata degli imballaggi in plastica o da selezione di rifiuti urbani residui. Il credito riguarda gli acquisti effettuati negli anni 2018–2020 ed è riconosciu­to fino ad un importo massimo annuale di 20mila euro per ciascun beneficiar­io. La normativa prevede che il credito di imposta non abbia rilevanza fiscale, non concorrend­o alla formazione del reddito né alla base imponibile Irap. È inoltre previsto che il credito possa essere utilizzato esclusivam­ente in compensazi­one ex articolo 17, del Dlgs 241/1997, a decorrere dal 1° gennaio del periodo d’imposta successivo a quello in cui sono stati effettuati gli acquisti rilevanti, presentand­o il modello F24 esclusivam­ente tramite il servizio telematico Entratel o Fisconline. La disciplina degli aspetti operativi relativi alla fruizione del credito è affidata a un Dm Economia e Finanze, da adottarsi di concerto con il Mise e il ministero dell’Ambiente. Ad oggi, tuttavia, il decreto non è stato emanato, quindi la normativa risulta di fatto inapplicab­ile.

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