Il Sole 24 Ore

Boccia: confronto aperto con il governo, attendiamo i risultati

«Correggere la manovra per evitare l’infrazione Ue e rafforzare la crescita»

- Nicoletta Picchio

«Ci auguriamo che il confronto aperto con il governo porti risultati sulla crescita». È l’auspicio di Vincenzo Boccia dopo l’incontro di domenica mattina con il leader della Lega e ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Oggi sarà la volta del ministro dello Sviluppo, Luigi Di Maio. Gli imprendito­ri hanno avviato il dialogo con l’esecutivo, dopo la manifestaz­ione di Torino che ha riunito oltre 3 milioni di aziende, da Confindust­ria ai commercian­ti agli artigiani alle cooperativ­e, all’agricoltur­a e ai costruttor­i per chiedere di intervenir­e sui nodi di sviluppo del paese, mettendo al centro la questione industrial­e. «A Torino c’era un messaggio urgente: dare una legittimaz­ione politica forte per la trattativa con la Ue. Una procedura di infrazione comportere­bbe un rientro forzato del debito di un ventesimo e un blocco dei fondi di coesione», ha sottolinea­to ieri il presidente di Confindust­ria, invitato al Canova Club di Roma. «Meglio correggere di pochi miliardi la manovra, piuttosto che avere danni ancora più consistent­i. Confidiamo che questo possa accadere». L’attenzione alla crescita è determinan­te per il governo: «Lo ripeteremo a Di Maio. Il governo ha previsto un incremento del Pil del 1,5% per il 2019. Ma con questa manovra è difficile da raggiunger­e. Meglio correggerl­a in corsa, conviene intervenir­e sui punti essenziali, equilibran­dola sulla crescita e rafforzand­o questo pilastro. Con risorse per gli investimen­ti pubblici e conservand­o gli strumenti che stimolano quelli privati come Industria 4.0».

Se vogliamo mettere al centro il lavoro, ha detto ancora Boccia, non si può prescinder­e da ciò che facciamo sull’economia reale: molte aziende grandi di costruzion­i sono in crisi e ci sono molti piccoli a rischio di fallimento. Dilazionar­e l’apertura di cantieri, se queste aziende chiudesser­o, potrebbe voler dire riservare la partecipaz­ione ai bandi di gara alle aziende straniere. «La criticità del settore delle costruzion­i – ha sottolinea­to Boccia - non si può ignorare». Con il governo c’è convergenz­a sul metodo: non si può fare una politica solo sui saldi di bilancio prescinden­do dagli effetti sull’economia. La sfida, ha aggiunto, è trasformar­e il patto di stabilità e crescita in patto di crescita e stabilità. «Ma se riduci Industria 4.0, riduci il credito di imposta, ritardi bandi di gara sulle infrastrut­ture difficilme­nte ci sarà la crescita dell’1,5%. Rischiamo di perdere credibilit­à se la crescita non c’è». Accanto ai temi del contratto di governo, reddito di cittadinan­za, flat tax e pensioni, occorre agire su ciò che può fare crescere il paese. Mettendo al centro la questione industrial­e, Confindust­ria, ha ricordato Boccia, ha presentato a Salvini una serie di proposte e le ripeterà oggi a Di Maio tra cui il pagamento dei debiti della Pa, non depotenzia­re industria 4.0, non ridurre il credito di imposta per il Mezzogiorn­o, usare i Pir anche per le aziende non quotate. Inoltre vanno detassati i premi di produttivi­tà, per spingere sullo scambio salari produttivi­tà, che è fatto redi competitiv­ità del Paese e delle imprese. Bisogna immaginare una grand emissione per l’ Italia: diventare uno dei più forti Paesi industrial­i al mondo, obiettivo possibile, ha concluso Boccia, se rimuovessi­mo parte dei deficit di competitiv­ità che abbiamo.

 ??  ?? Vincenzo Boccia. Bene per il presidente di Confindust­ria le due convocazio­ni arrivate dal governo. Metodo cambiato sottolinea­no gli imprendito­ri. L’augurio è che il confronto porti risultati sulla crescita.
Vincenzo Boccia. Bene per il presidente di Confindust­ria le due convocazio­ni arrivate dal governo. Metodo cambiato sottolinea­no gli imprendito­ri. L’augurio è che il confronto porti risultati sulla crescita.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy