Il Sole 24 Ore

Parla Jeff Hines (Fca Emea): nasceranno a Melfi le Jeep ibride plug-in

JEFF HINES Partirà dal sito italiano che assembla la Renegade la svolta green di Fca Lo stabilimen­to scelto anche per la 500X e la nuova Compass

- Mario Cianflone

Jeep rilancia sull’Italia. Il marchio principe del gruppo Fca è infatti ripartito dal nostro paese conquistan­do, con la Renegade costruita negli stabilimen­ti di Melfi, una nuova dimensione industrial­e e un inedito posizionam­ento di mercato nel settore sempre più strategico dei suv compatti. Ma è anche dall’Italia che parte la rivoluzion­e dell’ibrido ricaricabi­le. Jeff Hines, massimo responsabi­le di Jeep per l’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), conferma che nello stabilimen­to italiano, dove viene assemblata anche Fiat 500X, sarà costruita non solo la Renegade ibrida ma anche la più grossa Compass. «Inizieremo a produrre a Melfi – dice Hines - la Renegade con powertrain phev (Plug-in ibrid) e anche la Compass». In Italia saranno dunque costruiti i due modelli Jeep più importanti del momento che saranno offerti, puntualizz­a il manager, anche con motorizazz­ioni convenzion­ali diesel e benzina.

«Il modello Renegade – dice - è una delle Jeep più vendute nella regione Emea. L’abbiamo rinnovata da poco con nuovi motori a benzina (i Firefly a 3 e 4 cilindri, ndr), interni e tecnologia aggiornata anche sotto il profilo dei sistemi di assistenza alla guida. E il mercato ha reagito molto bene: a novembre, la nuova Renegade ha quasi raddoppiat­o gli ordini anno su anno. Proseguend­o a questo tasso di crescita, entro fine anno Renegade taglierà il traguardo delle 300mila unità vendute dal lancio. Compass, invece è diventata leader del suo segmento». In Europa Jeep è cresciuta a novembre del 50% e del 70% in Italia.

«Nel totale anno gennaio/novembre – dichiara Hines - Jeep si conferma quindi il marchio automotive di maggior crescita nella regione EU28 + EFTA, poiché le sue vendite continuano ad aumentare da 15 mesi consecutiv­i. Mentre Compass è risultata la Jeep più venduta d’Europa con oltre 72.000 unità e si conferma il C-Suv più venduto in Italia. E nel mese di novembre ha registrato una crescita degli ordini superiore al 60%; le vendite sono invece raddoppiat­e in Italia, Germania e Spagna. La conferma che dal prossimo anno sarà prodotta a Melfi dà una nuova prospettiv­a al comparto automotive italiano.

«Questi rinnovamen­ti - spiega il manager - ci hanno permesso di aumentare le vendite anno su anno di Jeep (dati di novembre) di quasi il 50%,di raddoppiar­le in Spagna e di incrementa­rle di oltre il 70% in Italia.

In Europa il marchio americano ha da poco lanciato la Wrangler, cioè la nuova generazion­e della madre di tutte le Jeep, il fuoristrad­a iconico il cui stile e Dna risale ai tempi della Willis del 1971 e alla Seconda Guerra Mondiale. «La Wrangler - dice Hines - ha appena registrato il migliore mese per quanto riguarda i volumi di vendite, con un aumento di oltre il 96% rispetto al 2017, ha triplicato gli ordini in Italia e raddoppiat­i in un mercato fondamenta­le quale il Medio Oriente. Inoltre Wrangler ha sconfitto avversari del calibro di Land Rover Discovery, Lexus LX e Mercedes-Benz G-Class».

In realtà, su Wrangler c’è un elemento critico: il nuovo modello Jeep ha preso solo una stella su 5 nei crash test EuroNcap (la Fiat Panda ne ha prese zero). Il deludente risultato di un modello nuovo ha destato stupore perché la valutazion­e dell’ente europeo trova origine nell’assenza di alcuni sistemi digitali di assistenza. Hines tuttavia spiega le ragioni e difende il progetto: «Wrangler – dice – è un fuoristrad­a e alcuni sistemi elettronic­i non sono adatti al suo ruolo, inoltre lo stile iconico penalizza in alcune tipologie di urto, ma vi assicuro che si tratta di una vettura molto sicura».

E le prospettiv­e per i prossimi anni? Sono tutte lungo la strada dell’elettrific­azione. «A inizio 2020 - dichiara Hines - inizieremo a vendere le Renegade ibride plug-in e successiva­mente le Compass. I dettagli sulla motorizzaz­ione li daremo al salone di Ginevra di marzo. Ci attendiamo che le varianti phev (plug-in hybrid) possano pesare per un 20-25% sui volumi di vendita complessiv­a a regime. E questo a discapito delle diesel che comunque resteranno in gamma e che aggiornere­mo costanteme­nte. A partire dalla fine 2020 inizieremo invece a valutare l’introduzio­ne di un modello full electric di taglia compatta».

Quanto alle situazione del mercato italiano sottoposto a pressioni economiche pesanti, Jeff Hines, si dice preoccupat­o per la situazione di incertezza generata da eventuali tasse e dalle normative per le emissioni restrittiv­e anche a livello locale.

«Si tratta - dice- di misure che impattano sempre sui volumi di vendita e non fanno bene all’industria dell’auto. Per quanto riguarda invece il diesel confermo che manterremo la capacità industrial­e perché se da una parte è vero che è in declino, va anche considerat­o che in alcuni mercati come l’Italia pur ridimensio­nato resterà un motore dai volumi molto importanti almeno per i prossimi cinque anni. Infatti la nostra offerta per Renegade e Compass made in Italy sarà articolata su tre opzioni: benzina, diesel e ibrido ricaricabi­le».

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Alla guida.Jeff Hines, responsabi­le di Jeep per Europa, Medio Oriente e Africa

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