Italia alla Ue: quota 100 sperimentale, accelera la vendita di immobili
Conte e Tria da Juncker, peserà il caso francese In Cdm Dl semplificazioni Di Maio alle associazioni d’imprese: subito con decreto il taglio alle tariffe Inail
La riforma di quota 100 avrà un carattere sperimentale, come ponte verso quota 41 per tutti dal 2022, e l’obiettivo di dismissioni e privatizzazioni sarà rafforzato da un pacchetto di norme in manovra per accelerare la valorizzazione degli immobili pubblici e incentivare gli enti locali a mettere sul mercato il loro mattone. Sono alcuni degli argomenti-chiave con cui oggi il premier Conte e il ministro dell’Economia Tria cercheranno di convincere Juncker, Dombrovskis e Moscovici.
Questa mattina Consiglio dei ministri per fare il punto prima del pranzo al Quirinale che precede i Consigli europei e il volo a Bruxelles: ai correttivi da inserire in manovra si è lavorato tutta la notte ma la chiusura sul deficit ancora non c’è. I tentativi di attestarsi intorno al 2% continuano a scontrarsi con il «no» dei due vicepremier, che ora possono giocarsi la «carta francese» dopo le promesse del presidente Macron per sedare la rabbia dei «gilet gialli»: «Impensabile che la Ue tratti diversamente Roma da Parigi» ha dichiarato il leader leghista Salvini. Intanto su “quota 100” l’Inps avverte: effettuate oltre 100 simulazioni ma «nessuna è al di sotto delle risorse» stanziate in manovra.
Il taglio delle tariffe Inail per abbassare il costo del lavoro sarà attuato subito, entro l’anno, con una norma, da inserire in manovra: è l’impegno emerso dal tavolo Pmi coordinato ieri dal ministro Di Maio, con la presenza di 33 associazioni di imprese e professioni.
Conte da Juncker.
La riforma di quota 100 avrà un carattere «sperimentale », come ponte verso quota 41 per tutti dal 2022, e l’ obiettivo di dismissioni e privatizzazioni sarà rafforzato da un pacchetto di norme in manovra per accelerare la valorizzazione degli immobili pubblici e incentivar egli enti locali a mettere sul mercato il loro mattone.
Sono due degli argomenti chiave che oggi il premier Contee il ministroTria metteranno sul tavolo del confronto con il presidente della commissione Ue Juncker, il suo vice D ombro vski se il commissario Mo scovi ci. All’ incontro, in programma alle 16, il governo non arriva in realtà con una proposta definitiva. Ai correttivi da inserire in manovrasi è lavorato nella notte, e il consiglio dei ministri alle 9.30 servirà per fare il punto prima del consueto pranzo al Quirinale che precedei Consigli europei e il volo a Bruxelles.
Mala chiusura sul deficit ancora non c’è, e la sua assenza solleva ancora qualche interrogativo sul fatto che il vertice oggi si tenga davvero. I tentativi di attestarsi intorno al 2% continuano a scontrarsi con il« no» dei due vicepremier, la cui indisponibilità a scendere sotto il 2,2% esce rafforzata dalle concessioni del presidente francese Macr on per placare le proteste dei«giletgi al li ».« U et ratti diversamente Rom ada Parigi », mette a verbale il leader leghista S al vini .« Confidiamo» di convincere la Ue, assicura Conte dopo aver sostenuto alle Camere l’ esigenza di «superare un rigorismo miope, che pretende di combattere l’ instabilità con misure che invece finiscono per favorirla ». Anche il insomma sulle« decisioni politiche» che ancora ieri Tria ha evocato per avviare davvero il confronto con la Ue. Una prima mossa sembra arrivare dalla rinuncia a spostare sugli investimenti i due decimalidi P il (3,6 miliardi) di“risparmi” da pensioni e reddito di cittadinanza. All’Economia si punta a dedicare almeno queste risorse al taglio del deficit per «recuperare un po’ della spesa in interessi passivi» prodotta dalle incognite sui mercati intorno al bilancio italiano. Sul 2020-2021, poi, al Mefn on siabban dona l’ idea di cancellare la sterilizzazione parziale dell’ Iva, migliorando cont abilmente i saldi inattesa di interventi futuri. Ma non va dimenticato che clausole Iva sono già assenti dai calcoli U e.
Non sono però solo le riduzioni di spesa sulle due misure-bandiera la carta nel confronto con Bruxelles. Il tentativo è di sottolineare il carattere tecnicamente «sperimentale» della misura, che resterebbe in vigore per tre anni prima del futuro( ma non scritto) passaggio a quota 41. Sulle cifre, il governo punta a ridurre il fondo di circa 2 miliardi, mala relazione tecnica ancora ieri è rimasta sui tavoli dell’ Inps. Il presidente Boeri, anzi, riapre il fronte sostenendo che con la sola quota 100 si supererebbero i 6,7 miliardi nel 2019 e i 7 miliardi nel 2020 messia bilancio dalla manovra. Secondo Alberto Bramb il la, esperto previdenziale vicino alla Lega, sarebbero ancora allo studio nuove clausole per alleggerire l’ impatto di quota 100, per esempio aprendo una corsia preferenziale a chi ha totalizzato 104 nella somma di età anagrafica e anzianità. Ma è lo stesso Carroccio a respingere l’ ipotesi de rubricandola a« considerazioni personali» diBramb il la.
Sulle dismissioni il tentativo di superare lo scetticismo di Bruxelles poggia su un pacchetto di misure che punta a concretizzare i target del governo. Sugli immobili, in particolare, son ostate preparate perlamanovra una serie di norme con un obiettivo doppio: velocizzare le procedure che ne permetto nola valorizzazione sul mercato, e incentivi agli enti locali, proprietari del portafoglio più ampio e diffuso, ad alienare immobilidi loro proprietà. Da qui passerebbe il rafforzamento, indicato ieri anche dal dg del Tesoro Alessandro Rivera, di un pian oche resta comunque all’ interno di un orizzonte complessivo( nella lettera a Bruxelles si parlava dell’ 1%delP il) fatto anche dicessi o nidi quo tedi aziende. I binari servono entrambi perché, ha spiegato Tria, le dismissioni di immobili tagliano il deficit, ma quelle mobiliari «impattano sul debito, che è ancora più importante peri mercati ». Ieri è circolata l’ idea di dismettere 3,3 miliardi diassetn elle partecipate, a partire da Enav. Ma dal governo arrivano smentite quando si indicano singole aziende. E resta il rischio di bocciatura Ue per il coinvolgimento di Cdp in quella che non sarebbe un’operazione di mercato ma una partita di giro.