Il Sole 24 Ore

Di Maio: subito il taglio Inail sul costo del lavoro

Sulla deducibili­tà al 50% dell’Imu sugli immobili strumental­i caccia alle risorse - Emendament­o per sbloccare 40-50% dei debita Pa nel 2019

- Carmine Fotina Claudio Tucci

Il taglio delle tariffe Inail per abbassare il costo del lavoro sarà attuato subito, entro l’anno. Con una norma, da inserire in manovra, si individuer­anno le coperture (per il bilancio dello Stato); e a fine mese sarà firmato il decreto che recepisce la determinaz­ione Inail con i nuovi tassi tariffari (per le imprese scatterà uno sconto di circa 1,7 miliardi l’anno).

È il principale impegno emerso dal tavolo Pmi coordinato ieri dal ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, con la presenza di 33 associazio­ni di imprese e profession­i. Di Maio ha poi confermato che si sta studiando un emendament­o alla manovra da inserire al Senato per innalzare la deducibili­tà dall’Irpef e dall’Ires dell’Imu sugli immobili strumental­i. C’è probabilme­nte un problema di risorse ma l’obiettivo è arrivare dal 40 al 50%, «per poi arrivare alla fine del triennio ad eliminare del tutto l’Imu» su questo tipo di investimen­ti. Come emendament­o al Senato potrebbe entrare anche una norma per facilitare, attraverso un meccanismo di anticipazi­one da parte della Cassa depositi e prestiti, «i crediti dovuti alle imprese per il 4050% nel 2019». Aperture anche sul fronte reddito di cittadinan­za, con un maggior coinvolgim­ento dei privati.

Ulteriori eventuali emendament­i, anche sulla ba sedi richieste avanzate da singole associazio­ni, potrebbero maturare in questi giorni. I tempi per presentare modifiche al Senato son operò molto stretti. Maggio rimargini darebbe il percorso parlamenta­re con il decreto semplifica­zioni che dovrebbe essere approvato oggi in consiglio dei ministri. Ad ogni modo tra domani e venerdì, dice Di Maio, dovrebbe tenersi sempre con le imprese un tavolo tecnico su possibili correttivi alla manovra. E, a seguire ,« partiranno tavoli permanenti su sei tematiche: semplifica­zioni, fisco, innovazion­e, in fra strutture, welf are/ formazione, export( ieri il nuovo dg Ice, Roberto Luongo, ha illustrato­gli obiettivi del nuovo Piano made in Italy ).

Il tavolo, in modalità extralarge, ha visto Di Maio soprattutt­o ascoltare la posizione delle associazio­ni. E prendere «appunti», come aveva fatto l’altro vicepremie­r, Matteo Salvini, prendendol­o in contropied­e nel dialogo con le imprese. L’impression­e prevalente tra chi era presente è che non ci siano margini per grandi interventi. Ma il metodo è stato apprezzato. Il ministro ha parlato di «un punto di partenza per un nuovo patto tra il governo e le imprese per rilanciare l’occupazion­e e lo sviluppo». Per il presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia, presente al tavolo insieme al direttore generale Marcella Panucci e al presidente della Piccola industria Carlo Robiglio, l’incontro è stato «il fischio di inizio» di una partita che si gioca nell’interesse dell’Italia. Si tratta di un «mood nuovo» nei confronti dei corpi intermedi come Confindust­ria, che ieri tra le altre cose ha posto all’attenzione la questione delle infrastrut­ture e del taglio al costo del lavoro.

Su quest’ultimo fronte, il primo impegno concreto, oltre alle micromisur­e già previste in manovra (bonus Sud, m in i-Ires,sgr avi giovani eccellenti ), è il taglio delle tariffe Inail (vale a regime circa 600 milioni) atteso dalle imprese dagli anni 2000. Le nuove tariffe prevedono un abbattimen­to dei tassi medi, rispetto a quelli vigenti, del 32,72 per cento. L’ operazione si accompagna con la conferma a regime della riduzione tariffaria­da 1,2 miliardi prevista nel 2013.

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Vincenzo Boccia. «Condividia­mo il metodo, apprezziam­o che il Governo ascolti. Ma siamo solo al fischio di inizio» di una partita, ha sottolinat­o il presidente di Confindust­ria, che si gioca nell’interesse dell’Italia
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Incontro al Mise. Al tavolo del ministero dello Sviluppo Luigi Di Maio con i rappresent­anti di 33 associazio­ni di imprese e profession­i

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