Così la fabbrica è diventata un network
Imprenditore e visionario, Marco Boglione ha fondato la sua BasicNet nel 1995
Imprenditore e visionario, Marco Boglione ha fondato la sua BasicNet nel 1995, inventandosi una seconda vita per l’azienda dove aveva lavorato per dieci anni, al fianco di Maurizio Vitale. In “portafoglio” c’erano Kappa, Robe di Kappa e Jesus Jeans. Marchi falliti in quel momento, ma con alle spalle una storia da raccontare. Quella delle campagne pubblicitarie irriverenti di Oliviero Toscani fatte su misura per Jesus Jeans, negli anni Settanta, o quella delle medaglie olimpiche di Carl Lewis con addosso il logo Kappa ai i Giochi di Los Angeles nel 1984. Figlio di un dirigente e di una imprenditrice, Marco Boglione lascia il Politecnico giovanissimo, entra nell’azienda di Vitale e di lì a poco diventa il direttore commerciale. Maurizio Vitale muore nel 1987, a distanza di pochi anni Boglione rileva dal fallimento il maglificio Calzificio Torinese e scommette sull’abbigliamento sportivo. I tre brand di BasicNet oggi sono diventati otto: K-Way entra nel 2004, Superga nel 2007, gli ultimi due marchi in squadra, Briko e Sebago, sono arrivati nel 2017 mentre oggi sono allo studio almeno altri due dossier. «Sui brand siamo molto selettivi» dicono alla BasicNet. Serve pazienza – prima di raccogliere i primi risultati Superga ha faticato per almeno quattro stagioni –, una storia vera da raccontare e una struttura leggera, che possa adattarsi alla forma del mercato virtuale costruito da Boglione. La leggenda narra che Borsalino sarebbe stato un brand interessante per BasicNet, ma la storia in quel caso è andata diversamente.
Innamorato dell’informatica da sempre – nel Museo diffuso dedicato alla rivoluzione informatica nato nel BasicVillage conserva un esemplare di Apple I – Boglione ha costruito una multinazionale capovolgendo la forma classica della fabbrica tessile: da struttura verticale a network di imprenditori che, su licenza, producono o distribuiscono le collezioni create a Torino dalla capogruppo, che a sua volta fattura le royalties. Industria del fashion, in modalità sharing economy. L’azienda si quota nel 1999 e da allora Boglione mantiene solo il ruolo di presidente e affida la gestione ad un manager esterno: governa la macchina Franco Spalla, per cinque mandati, nel 2016 arriva Gianni Crespi. Anche il passaggio generazionale in realtà è in pieno corso: Lorenzo Boglione è Vice president Sales mentre Alessandro Boglione da un anno e mezzo è ceo di BasicNet Italia. Imprenditore e visionario, si diceva di Boglione: nel BasicVillage è ospitata anche una scuola, la “Scuola Possibile”, organizzata come una learning organization e sostiene un modello educativo incentrato sulla creatività.