Accordo triennale per Eurosport e Discovery su Sky
La nuova intesa firmata dopo la scadenza della partnership a fine agosto
Accordo triennale fra Sky e Discovery in Italia. A quanto risulta al Sole 24 Ore le due media company hanno raggiunto la quadratura del cerchio attorno a un’intesa triennale che garantirà la visione dei canali del gruppo Discovery, fra cui anche i canali Eurosport, sulla piattaforma Sky. La nuova intesa è stata firmata nei giorni scorsi.
È dal 31 agosto che la partnership fra le due media company era scaduta. I canali Discovery ed Eurosport nel frattempo sono rimasti visibili agli abbonati Sky in virtù di un accordo transitorio previsto per gestire questa fase fino al raggiungimento di un’intesa definitiva, come avvenuto pochi giorni fa. L’accordo, peraltro, non era da dare totalmente per scontato. Basti pensare che in Uk un’intesa a inizio 2017 è arrivata in extremis, scongiurando solo all’ultimo il possibile oscuramento dei canali per gli abbonati di Sky.
Il gruppo Discovery, guidato in Italia da Alessandro Araimo, ha 8 canali free to air (Nove, Real Time, Dmax, Giallo, Motor Trend, Food Network, K2 e Frisbee) e 7 canali pay (Discovery Channel, Discovery Science, Discovery Travel&Living, Animal Planet in esclusiva su Sky; ID – Investigation Discovery, in esclusiva su Mediaset Premium; Eurosport e Eurosport 2 su Sky e Mediaset Premium).
A quanto Il Sole 24 Ore ha potuto verificare, in base al nuovo accordo a partire da gennaio dalla piattaforma Sky spariranno i due canali Discovery Travel&Living e Animal Planet. La decisione di cosa fare con questi due canali sarà poi del gruppo Discovery che potrebbe, ad esempio, spostare i contenuti su Dplay o cederli ad altre piattaforme qualora ne facessero richiesta. Allo stesso tempo però, ed è uno degli altri aspetti qualificanti dell’accordo, molto si giocherà sull’on demand.
L’intesa, in definitiva, andando a ridisegnare il perimetro della partnership far i due player, porta al centro dell’attenzione le nuove modalità di fruizione e i cambiamenti che stanno interessando il mondo del consumo di audiovisivo. Che si sta spostando progressivamente sull’on demand. In questo quadro, i contenuti che passeranno sui canali del gruppo Discovery entreranno a far parte della library di Sky che sui contenuti ad alto valore aggiunto punta con decisione, anche considerando le nuove tecnologie come il “superdecoder” Sky Q.
Dall’accordo, che non è esclusivo sui canali in questione, restano fuori le Olimpiadi (estive e invernali) di cui il gruppo Discovery, che controlla Eurosport, nel giugno 2015 ha acquisito in tutta Europa i diritti per 4 edizioni (2018, 2020, 2022 e 2024) per 1,3 miliardi. Se Sky vorrà, dovrà mettere mano al portafogli. Centrale in questo accordo, invece, l’offerta dei canali Eurosport, che fra i vari diritti, ha quelli dell’Australian Open come dell’Us Open di tennis e che saranno visibili sulla piattaforma. Sul tavolo, in questo caso, c’è la raccolta pubblicitaria che a partire da marzo 2019 dovrebbe andare a Sky Media . Non tutta la pubblicità, visto che su Eurosport va una parte di pubblicità “pan euro” raccolta direttamente dalla struttura centrale di Parigi (e quella resterà fuori dall’intesa) oltre alla parte italiana su cui invece la concessionaria Sky dovrebbe subentrare, con però un meccanismo di revenue sharing sulla raccolta.