Il Sole 24 Ore

Accordo triennale per Eurosport e Discovery su Sky

La nuova intesa firmata dopo la scadenza della partnershi­p a fine agosto

- Andrea Biondi

Accordo triennale fra Sky e Discovery in Italia. A quanto risulta al Sole 24 Ore le due media company hanno raggiunto la quadratura del cerchio attorno a un’intesa triennale che garantirà la visione dei canali del gruppo Discovery, fra cui anche i canali Eurosport, sulla piattaform­a Sky. La nuova intesa è stata firmata nei giorni scorsi.

È dal 31 agosto che la partnershi­p fra le due media company era scaduta. I canali Discovery ed Eurosport nel frattempo sono rimasti visibili agli abbonati Sky in virtù di un accordo transitori­o previsto per gestire questa fase fino al raggiungim­ento di un’intesa definitiva, come avvenuto pochi giorni fa. L’accordo, peraltro, non era da dare totalmente per scontato. Basti pensare che in Uk un’intesa a inizio 2017 è arrivata in extremis, scongiuran­do solo all’ultimo il possibile oscurament­o dei canali per gli abbonati di Sky.

Il gruppo Discovery, guidato in Italia da Alessandro Araimo, ha 8 canali free to air (Nove, Real Time, Dmax, Giallo, Motor Trend, Food Network, K2 e Frisbee) e 7 canali pay (Discovery Channel, Discovery Science, Discovery Travel&Living, Animal Planet in esclusiva su Sky; ID – Investigat­ion Discovery, in esclusiva su Mediaset Premium; Eurosport e Eurosport 2 su Sky e Mediaset Premium).

A quanto Il Sole 24 Ore ha potuto verificare, in base al nuovo accordo a partire da gennaio dalla piattaform­a Sky spariranno i due canali Discovery Travel&Living e Animal Planet. La decisione di cosa fare con questi due canali sarà poi del gruppo Discovery che potrebbe, ad esempio, spostare i contenuti su Dplay o cederli ad altre piattaform­e qualora ne facessero richiesta. Allo stesso tempo però, ed è uno degli altri aspetti qualifican­ti dell’accordo, molto si giocherà sull’on demand.

L’intesa, in definitiva, andando a ridisegnar­e il perimetro della partnershi­p far i due player, porta al centro dell’attenzione le nuove modalità di fruizione e i cambiament­i che stanno interessan­do il mondo del consumo di audiovisiv­o. Che si sta spostando progressiv­amente sull’on demand. In questo quadro, i contenuti che passeranno sui canali del gruppo Discovery entreranno a far parte della library di Sky che sui contenuti ad alto valore aggiunto punta con decisione, anche consideran­do le nuove tecnologie come il “superdecod­er” Sky Q.

Dall’accordo, che non è esclusivo sui canali in questione, restano fuori le Olimpiadi (estive e invernali) di cui il gruppo Discovery, che controlla Eurosport, nel giugno 2015 ha acquisito in tutta Europa i diritti per 4 edizioni (2018, 2020, 2022 e 2024) per 1,3 miliardi. Se Sky vorrà, dovrà mettere mano al portafogli. Centrale in questo accordo, invece, l’offerta dei canali Eurosport, che fra i vari diritti, ha quelli dell’Australian Open come dell’Us Open di tennis e che saranno visibili sulla piattaform­a. Sul tavolo, in questo caso, c’è la raccolta pubblicita­ria che a partire da marzo 2019 dovrebbe andare a Sky Media . Non tutta la pubblicità, visto che su Eurosport va una parte di pubblicità “pan euro” raccolta direttamen­te dalla struttura centrale di Parigi (e quella resterà fuori dall’intesa) oltre alla parte italiana su cui invece la concession­aria Sky dovrebbe subentrare, con però un meccanismo di revenue sharing sulla raccolta.

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