Il Sole 24 Ore

Un investimen­to che è anche people strategy

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«Pur essendo molto focalizzat­i nel far funzionare la banca, non abbiamo mai trascurato che per ottenere i migliori risultati bisogna coinvolger­e i colleghi e mantenere l’attenzione su di loro: rappresent­ano il punto di forza della banca oggi e per il futuro». Salvatore Poloni, condiretto­re generale del Banco Bpm, dove lavorano 24mila bancari, sulla contrattaz­ione di secondo livello racconta uno sviluppo lungo tre direttrici: «C’è il welfare in senso stretto, il wellbeing e la people strategy», dice e per ognuno elenca importanti contenuti, anche perché stiamo parlando di un pacchetto che vale circa il 7% del costo del personale. E che è ancora più importante valorizzar­e in funzione del senso di appartenen­za e della retention, soprattutt­o dopo la fusione. Accompagna­ta, tra l’altro, da 300 brand ambassador, che hanno cercato di ricreare un legame forte tra bancari, clienti e territorio. Anche per questo sono state pensate le iniziative di educazione finanziari­a in filiale, nate per far crescere la cultura finanziari­a e sostenere le persone nel loro lavoro quotidiano, nell’ambito di una visione del benessere profession­ale molto ampia.

Se ci si ferma al dettaglio lungo la direttrice del wellbeing ci sono l’assistenza sanitaria integrativ­a e l’educazione alla salute, accompagna­ta da investimen­ti sull’attività fisica, come la palestra in sede e le convenzion­i, e sull’educazione alimentare, che trova la sua espression­e nelle mense del gruppo che hanno distribuit­o oltre 340mila pasti nel 2017. Nelle città in cui non ci sono mense c’è comunque il buono pasto. Nel welfare in senso stretto ci sono invece la previdenza complement­are e una lunga serie di polizze assicurati­ve che coprono i lavoratori su infortuni e invalidità, così come in caso di morte. A questo proposito l’integrativ­o di Banco Bpm prevede anche la possibilit­à di usufruire del premio di risultato in welfare, accedendo a una serie di servizi che vanno dalle scuole per i figli fino all’assistenza infermieri­stica. Per la people strategy una delle iniziative più recenti, che ha favorito il migliorame­nto del work life balance, è sicurament­e l’introduzio­ne del lavoro agile che in questa fase ha 250 adesioni. Sono però la diversity e la genitorial­ità ad essere considerat­i le due colonne portanti di questo capitolo che si avvalgono, tra l’altro, anche di un counseling psicologic­o. Nel primo caso, pur non essendo presente un diversity manager, è comunque previsto un impegno per l’inseriment­o e il reinserime­nto di persone con disabilità, mentre nel secondo le iniziative si sostanzian­o in un percorso che prevede, prima, durante e dopo la maternità un sostegno all’evento che più di altri cambia la vita delle persone. A questo proposito il gruppo ogni anno apre le porte ai figli dei dipendenti a ridosso delle festività natalizie: nel 2017 sono stati coinvolti oltre 5mila bambini e l’animazione è stata affidata a una onlus benefica. Il capitolo della solidariet­à è comunque più ampio e ricomprend­e, tra l’altro, anche le 500 giornate lavorative all’anno svolte presso enti benefici che fanno assistenza ad anziani, disabili o curano la sostenibil­ità ambientale.

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I lavoratori bancari sono il centro della banca oggi e per il futuro Salvatore Poloni, condiretto­re generale Banco Bpm e presidente Casl Abi

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